Perugia-Pescara potrebbe benissimo
essere una sfida di A (lo è stato in due stagioni, nel '77-'78 e nel
'79-'80) ma anche uno spareggio playoff
per salire in massima serie (come nel 2015, con vittoria in trasferta del
Pescara), o un playout per non
retrocedere in C (l'ultimo precedente datato 2020, ancora favorevole al
Pescara).
Insomma Perugia-Pescara è già stata un po' di tutto. Una gara che ha visto le
due formazioni incontrarsi per ben 26 le volte in sfide ufficiali e 17 di
queste sono state giocate in Serie B (compreso playoff e playout), due volte in
Serie A, tre in Coppa Italia, solo tre volte in terza serie ed un anomalo
incrocio in IV serie nel '51-'52.
In totale lo score parla di 15 vittorie
Perugia, 7 pareggi e 4 vittorie Pescara, 37 a 25 il conto dei gol. Ma i
numeri interessano poco se non a farsi un'idea di come si collocano due squadre
nel panorama calcistico nazionale in base alle categorie in cui si sono
incontrate.
Parliamo dunque di quelle partite che più hanno significato qualcosa nella
storia di entrambe le formazioni. I due precedenti in A ad esempio, il primo nel '77-'78, 30ª giornata, 2–1 in rimonta
per i grifoni con iniziale vantaggio al 6′ di Giuliano Bertarelli, pareggio al 70′ di Franco Vannini e gol vittoria di "Monzon" Novellino all'85'.
La partita in sé non offre spunti memorabili, lo sono però ed indelebili le
circostanze particolari di quella stagione per entrambe le squadre: il Perugia,
con la vittoria sul Pescara concluse 6º in classifica a pari merito del Napoli,
ma dovette cedere ai partenopei l'accesso alla coppa Uefa per differenza reti.
L'episodio spartiacque della stagione si ebbe il 30 ottobre 1977, in un
pomeriggio piovoso contro la Juventus, il Perugia perse per sempre Renato Curi,
il centrocampista al quale sarà intitolato lo stadio di Pian di Massiano. Curi, marchigiano di nascita ma pescarese
d'adozione, è sepolto proprio a Pescara ed una squadra di calcio del posto
porta il suo nome, la Renato Curi Angolana.
Era il periodo d'oro del Perugia di Castagner, secondo in A e prima squadra a terminare il campionato imbattuta
nel 1978-79.
Per il Pescara quella fu invece prima
storica apparizione in massima serie che si concluse con l'ultimo posto ed
il ritorno in B.
Il secondo precedente in massima serie nel '79-'80, 23ª giornata, ancora
Perugia vincente con l'1–0 al 56′ siglato da Paolo Dal Fiume, difensore col vizio del gol che visse per intero
quel periodo con la maglia biancorossa.
Il Perugia ottenne una salvezza tranquilla, Pescara retrocesse ancora ma non da
ultimo, nonostante la classifica impietosa. Fu infatti l'estate del totonero a
riscrivere la graduatoria con Lazio e Milan che furono clamorosamente
declassate all'ultimo posto. Quella del Pescara, perciò, sarà l'unica
retrocessione stabilita dal campo.
Un salto di 3 decenni per arrivare al 2015, playoff per la A, primo turno.
Perugia e Pescara si affrontano al Curi, Massimo
Oddo sulla panchina abruzzese batte 2-1 Serse Cosmi e passa il turno con i gol di Goldaniga per gli umbri e rimonta biancazzurra firmata Politano e Bjarnason su rigore.
L'ultimo precedente è dell'estate 2020, playout per non retrocedere in C.
C'è ancora Massimo Oddo, stavolta
sulla panchina dei grifoni, su quella del Pescara siede Sottil. Il risultato finale di 2-1 per i biancorossi servì a
pareggiare la sconfitta dell'andata. Gol di Pucciarelli, rimonta firmata Kouan
e dall'ex Melchiorri. Ai rigori però la spuntò il Pescara e Massimo Oddo che, qualche settimana dopo si riprese la
panchina abruzzese al posto di Sottil.
Un'ultima curiosità: l'11 settembre del 2017, seconda giornata allora come ora,
c'era Zeman in panchina per il
Pescara. Finì 4-2 per gli umbri, doppietta di Di Carmine, gol di Han e Monaco.
Brugman e Benali su rigore per il Pescara.
Domenica prossima in palio tre punti ma non solo, Perugia
Pescara può dare quella autostima a chi la spunterà, che solo queste partite possono dare.
di
Gabriele Franchini