E’ il
giorno della finale dell’Europeo, l’ultimo atto tra Spagna e Inghilterra.
Eppure si continua a parlare della cocente eliminazione degli azzurri contro la
Svizzera. Quattro partite senza una reale identità di squadra, il gruppo di
Spalletti ha faticato davvero con tutti. In queste ore ha parlato ai microfoni
di TMW l’avvocato Claudio Pasqualin che opera ormai da diversi anni nel mondo
del calcio. Non ha evidenziato grandi responsabilità in capo al commissario
tecnico, ma ha sottolineato un errore importante per non essersi calato subito
nella nuova realtà.
“È un rammarico relativo
perché già in partenza le previsioni non potevano essere entusiaste. A guardare
la qualità dei nostri convocati, senza colpe per il selezionatore che però si è
dimostrato più allenatore e meno CT, non potevamo andare lontano”.
Yamal e
Williams sono i due gioielli della Spagna che si sono messi in mostra anche
grazie a un impianto di squadra solido e collaudato. Un mix di giovani,
giovanissimi e gente esperta che ha aiutato tutto il gruppo a crescere
velocemente. Ma esistono talenti made in Italy come Yamal? Per Pasqualin
sembrano esserci pochi dubbi e poi ha rilevato una criticità importante dei
nostri club.
“Non ne sono
nati. Ho sempre detto che Del Piero è merito di papà Gino e mamma Bruna, i geni
fanno la differenza. Noi non abbiamo i centri federali che hanno in Francia o
in Spagna. E poi fateci caso: parlando di mercato si sente parlare di
improbabili calciatori stranieri. Ma cosa hanno questi nomi esotici rispetto ai
nostri? L’istituzione latita per convenienze politiche. Sui giornali tra i nomi
accostati al mercato c’è un italiano ogni dieci”.
di
Mario Lorenzo Passiatore