Serie A
Milan, Sacchi: “Cremonese più organizzata, Allegri ha bisogno di tempo”
24/08/2025
di Redazione
Esordio shock dei rossoneri a San Siro, due volte in svantaggio cadono per 1-2 contro la squadra allenata da Davide Nicola: “La Cremonese era nettamente inferiore, a livello fisico e a livello tecnico, eppure ha segnato due gol e ha vinto la partita. Come mai? Se contassero soltanto i giocatori…”
Parte male il nuovo Milan targato Massimiliano Allegri, la sconfitta all’esordio contro la neopromossa Cremonese ha già aperto il tavolo delle discussioni. Ci sono tante situazioni da analizzare e diverse cose da sistemare in sede di mercato. Il Milan resta un cantiere aperto, la prossima settimana Tare spera di regalare un nuovo attaccante al tecnico livornese. Dopo la Cremonese ci sarà il Lecce, un campo storicamente ostico per i colori rossoneri, ma bisognerà raddrizzare immediatamente la rotta. In queste ore Arrigo Sacchi, ex allenatore di Milan e Nazionale, ha analizzato dalle colonne de La Gazzetta dello Sport il momento dei rossoneri.
“E chi poteva immaginarsi che la Cremonese appena promossa dalla Serie B andasse a vincere a San Siro contro il nuovo Milan di Allegri? Pochi ci avrebbero scommesso, eppure è successo a testimonianza del fatto che il nostro campionato non sarà il più bello, a livello estetico, ma di sicuro è il più equilibrato e il più imprevedibile”.
Sacchi predica calma e invita tifosi e ambiente ad avere pazienza sul nuovo corso. “Sarebbe facile sparare a zero sui rossoneri, ma non sarebbe giusto. Credo che Allegri abbia bisogno di tempo per assemblare la squadra e per darle un gioco, e credo che in questo momento la società abbia il dovere di aiutare l’allenatore e i giocatori. Perdere al debutto fa male, molto male, il pubblico è certamente deluso, però penso che il carattere si tempri nelle difficoltà. Chi s’illudeva che al Milan bastasse qualche acquisto per rifarsi il trucco, dopo la disastrosa stagione passata, era evidentemente fuori strada”.
L’analisi e le possibili soluzioni che passano sempre attraverso il confronto e il lavoro quotidiano. “Non è una questione di giocatori, di un mediano o di un terzino, di un attaccante o di una mezzala: si deve, prima di tutto, avere uno spartito e poi scegliere gli interpreti. La Cremonese era nettamente inferiore, a livello fisico e a livello tecnico, eppure ha segnato due gol e ha vinto la partita. Come mai? Se contassero soltanto i giocatori, le loro qualità, i loro piedi, allora avrebbe dovuto vincere il Milan e invece oggi la Cremonese è più organizzata. Bisogna dare tempo ad Allegri.”
di Redazione
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