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Cassano: “Moratti chiamò mio cugino, credeva fosse una burla e prima di agganciare combinò un casino”

23/09/2024

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal web

L’ex calciatore di Roma, Inter e Milan ha raccontato un episodio curioso che ha cambiato (in quel frangente) la direzione della sua carriera per un difetto di comunicazione con il suo entourage. Le mediazione non proprio perfetta del cugino Nicola: “Se tu sei Moratti, io sono Berlusconi…”

Storie e aneddoti di un calcio che non c’è più, ma soprattutto di un personaggio che non si è mai risparmiato dentro e fuori dal campo. Dicembre 2005, Cassano è ai ferri corti con la Roma, ha rotto con allenatore, compagni e ambiente: è in cerca di nuova destinazione a 23 anni, a pochi mesi dal mondiale tedesco.

Andrà al Real Madrid per 5 milioni di euro, tra mille colpi di testa resterà poco più di una stagione per poi fare rientro in Italia con la maglia della Sampdoria. Prima di accettare la corte del Real a gennaio del 2006, ci aveva provato l’Inter con Moratti in prima persona, più di un tentativo per portarlo all’Inter. Nel corso del format “Viva El Futbol” su Twitch, Cassano ha svelato un retroscena curioso che vide assoluto protagonista l’allora presidente dell’Inter Massimo Moratti e il malcapitato cugino Nicola.

“Un giorno mi chiama Moratti, ma non rispondo. Allora il presidente dell'Inter chiama mio cugino Nicola e si presenta: ‘Salve, sono Moratti’. Quel cretino di mio cugino replica: ‘Sì e io sono Berlusconi’ e aggancia. Dopo due minuti squilla il telefono, era il mio procuratore per mettermi al corrente della situazione: ‘Ma siete scemi, Moratti ha chiamato Nicola e gli ha chiuso il telefono in faccia'. Così chiedo spiegazioni, dovevo andare all’Inter perché mi offrivano più soldi, poi sono andato alla squadra più grande del Mondo, il Real Madrid. Questo è il casino che ha fatto mio cugino, immagina che testa avevo io e che persone erano tutti quelli che mi circondavano”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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