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Il regime alimentare dell’Atalanta: il segreto del nutrizionista dei bergamaschi

09/02/2023

di Lorenzo Di Lauro

La squadra di Gasperini occupa stabilmente da anni la fascia sinistra della classifica, ed è divenuta un avversario scomodo per chiunque. Merito di un rigoroso regime alimentare e di un meticoloso nutrizionista.

Da anni l’Atalanta è tra le squadre che corre di più in Serie A. Per tre anni consecutivi è arrivato anche il terzo posto in campionato, un traguardo memorabile per una squadra che non era mai stata abituata a questi livelli. Con Gian Piero Gasperini è cambiato tutto, a cominciare dalla dieta e dalle abitudini alimentari, come analizzato dalla Gazzetta dello Sport.

A parlare è Dennis Dell’Unto, il nutrizionista dei bergamaschi, che ha predisposto uno schema fisso che sembra dare i propri frutti: “I principali fattori sono l’integrazione tra l’aspetto culinario e le proprietà nutritive del cibo, la quota proteica e l’indice glicemico. Negli ultimi anni, anche nell’alimentazione dello sportivo, ha acquisito rilevanza la collaborazione tra gusto e soddisfazione del palato da un lato e composizione degli alimenti dall’altro.

La frutta può avere un indice glicemico medio o alto a seconda della quantità di fruttosio che contiene; in base a questo valore, è preferibile consumare alcuni frutti nel pre-allenamento mentre altri nel dopo partita. Di solito la frutta a basso IG, come mele, arance, pere, viene assunta prima, mentre quella con alto IG, uva e cachi, dopo sforzi prolungati, come nel post partita, affiancata da un altro alimento più ricco, come le gallette di cereali".

Il regime alimentare proposto da Dell’Unto è uno dei tanti che ha soppiantato le vecchie abitudini dei calciatori nel loro rapporto con il cibo. La triade di piatti più famosa è quella del Milan di Berlusconi: riso bianco, bistecca e insalata, ai quali si aggiungeva un pezzo di crostata a merenda, all’ora del the.

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