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Petit durissimo: “I calciatori dovrebbero boicottare la Fifa. Vi spiego…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Daily Post Nigeria

Pubblicato il 07/10/2023

L’ex calciatore della nazionale francese ha attaccato pesantemente la federazione internazionale invitando i calciatori a prendere delle decisioni drastiche e immediate. “La Fifa è una struttura che vive in un paradiso fiscale, che ha come unico obiettivo quello di racimolare sempre più denaro. Sono molto sorpreso che…”

Campione del Mondo e d’Europa con la Francia, uno dei centrocampisti più iconici a cavallo tra gli anni ’90 e 2000. Emmanuel Petit, questa volta a far rumore sono le sue dichiarazioni al format "Rothen s'enflamme", la trasmissione che va in onda su RMC Sport. L’ex calciatore della nazionale ha commentato le ultime le notizie sul mondiale 2030: si giocherà in Spagna, Portogallo e Marocco.

Le tre partite inaugurali, però, verranno disputate in Sudamerica (Argentina, Uruguay e Paraguay), è l'omaggio ai 100 anni della Coppa del mondo. Insomma in tre continenti differenti, una decisione che non è piaciuta a Petit.

"La Fifa ha perso ancora una volta una buona occasione per brillare di intelligenza. Ho l'impressione che sia un'entità fuori dal mondo, dove si prendono decisioni senza preoccuparsi di ciò che succede intorno. Quando è uscita la notizia del Mondiale 2030 ho pensato che fosse uno scherzo".

Petit ha invitato tutti i calciatori ad attivarsi con una protesta forte, talmente eclatante da mandare in tilt l’intero sistema organizzativo. Le  sue parole potrebbero creare una serie di reazioni a catena nelle prossime ore.

“Ci fanno tanta pressione sul mancato rispetto dell'ecologia e poi prendono decisioni del genere. Dov’è il rispetto per i tifosi? Quanto può costare seguire la propria nazionale ovunque? E per i giocatori? Come faranno ad assorbire la stanchezza per i fusi orari? La Fifa è una struttura che vive in un paradiso fiscale, che ha come unico obiettivo quello di racimolare sempre più denaro. Sono molto sorpreso che nessun politico si esponga per denunciare tutto questo. I calciatori dovrebbero pensare ad una forma di boicottaggio dovrebbero ribellarsi a queste prese in giro".

di Mario Lorenzo Passiatore

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