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Il caso curioso: “Mancini? Per Dante andrebbe all’inferno per una serie di motivi”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Eurosport

Pubblicato il 28/08/2023

E’ una voce autorevole che arriva dagli ambienti religiosi  e che non ha gradito la scelta del Mancio di abbandonare gli azzurri e sposare il progetto Arabia. “Se dovessi giudicarlo dal punto di vista umano, direi che è una cosa non bella. Con che faccia poi…”

Un caso nazionale, ma anche religioso. A scomodarsi in queste ore è stato persino Don Jordan Coraglia, presidente della Nazionale dei Preti. Al centro della vicenda le dimissioni di Roberto Mancini e il conseguente accordo, a distanza di pochi giorni, con la nazionale saudita.

Una mossa che non è piaciuta a gran parte dell’opinione pubblica, soprattutto per il momento in cui è maturata la scelta. Mancini ha deciso di bloccare i commenti sotto l’ultimo post, per evitare la lunga coda delle polemiche. Il presidente della nazionale preti lo manderebbe addirittura all’inferno, o meglio ha scelto di rifarsi ai gironi danteschi. “Non volevo dirlo, ma mi è scappato: Dante lo metterebbe all’inferno. Non si sa mai al tutto quello che ci sta dietro. Sicuramente però c’è dietro qualcosa che ha fatto sì che la cosa non sia stata molto trasparente. Lasciare la Nazionale in questo modo per poi prendere subito dopo un altro incarico sa molto di cosa già pensata”.

Don Coraglia ha proseguito con la sua disamina andando oltre l’episodio delle dimissioni, considerando le ripercussioni sull’opinione pubblica. “Mancini è un personaggio pubblico che sa bene quanto in Italia il gioco calcistico abbia anche un aspetto mediatico. Se dovessi giudicarlo dal punto di vista umano, direi che è una cosa non bella. Con che faccia poi ti ripresenteresti a fare una cosa a livello italiano? Sarebbe sempre giudicato come colui che ha fatto il ‘gran rifiuto. Mancini dovrebbe sapere che alla fine li lascerà tutti qui”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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