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La rivoluzione di Piqué: “Vi dico perché i tornei nazionali non vanno bene. La riforma…”

17/10/2024

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal web

L’ex calciatore del Barcellona e fondatore della Kings League ha parlato dei possibili cambiamenti dei campionati nei prossimi anni. “Capisco che si vogliano generare più entrate ma, per il bene del calcio, sarebbe meglio avere meno partite e…”

Si gioca tanto, forse troppo e gli infortuni sono drasticamente aumentati. L’interrogativo è sulla qualità delle partite e sullo spettacolo, se effettivamente c’è stato un miglioramento in tal senso, oppure un ulteriore appiattimento dei vari format. La parola chiave è sempre riforma, sia nei campionati nazionali che in Europa, dove è stato lanciata da questa stagione la nuova Champions League.

E nel 2025 assisteremo al mondiale per club formato extra large. Insomma, le novità ci sono, ma i dubbi aumentano, anche alla luce delle lamentele dei calciatori che chiedono maggiori tutele e qualche momento in più per tirare il fiato. Lo sport business domina e il palcoscenico non aspetta mai. Piqué ha illustrato le sue idee per il futuro del calcio.

 "Dovremmo ridurre le partite, chiamare tutte le leghe e dire loro che i campionati dovrebbero avere 16 squadre, invece di 20. Ci sono troppe partite - si legge su SportFace.it -, in estate non c’è tempo per riposarsi. Alla UEFA chiederei perché hanno creato la Nations League e lo stesso farei con la FIFA e il Mondiale per club. Capisco che si vogliano generare più entrate ma, per il bene del calcio, sarebbe meglio avere meno partite e puntare di più su esperienze esclusive".

Poi si è soffermato sulla crescita della sua creatura, la Kings League. "La parabola di crescita che sta avendo ha già superato tutte le aspettative, ma questo è solo l'inizio del nostro percorso per rivoluzionare lo sport e coinvolgere sempre più il nostro pubblico”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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