Il Napoli va sotto nel primo tempo complice il gol
di Kolo Muani e poi la ribalta nella ripresa con Anguissa e Lukaku. La Juve
tiene testa per 45 minuti con organizzazione e intensità, poi l’inerzia della
partita cambia e per i bianconeri arriva la prima sconfitta stagionale.
Tra le
note positive certamente il gol all’esordio di Kolo Muani, lanciato dal primo
minuto nonostante i pochi allenamenti nelle gambe e, contestualmente, apre il
caso Vlahovic, alla terza esclusione di fila per scelta tecnica.
Conte corre spedito e lancia gli azzurri a quota 53
punti in campionato, in attesa del risultato dell’Inter che giocherà domani a Lecce. Il tecnico
azzurro ha rivolto il primo pensiero ai suoi calciatori, per il grande
lavoro che stanno facendo in questa prima metà di stagione. Nel corso dell’intervista
rilasciata ai microfoni di Dazn, la parola chiave è gruppo.
“Alleno un gruppo di ragazzi che sa affrontare anche
difficoltà che si presentano in extremis, come l'infortunio al polpaccio di
Olivera. La forza del gruppo nasce dalla voglia di credere nel lavoro
quotidiano, in campo si vedono i risultati di ciò che prepariamo durante la
settimana. Vorrei ricordare che abbiamo battuto un avversario che ha una rosa
fortissima, che si sta ulteriormente rinforzando in questa sessione di mercato
e che non aveva ancora perso in campionato. Vincere consecutivamente contro
Atalanta e Juventus acuisce la nostra autostima, ci sono capitati episodi che
avrebbero potuto ammazzare chiunque e invece siamo stati bravi a non piangerci
addosso”.
L’addio di Kvara ha
aperto con grande interesse il capitolo mercato anche in casa Napoli, ma Conte
ha spostato nuovamente il focus su chi c’è in squadra. “A volte mi
chiedono cosa manca a questa squadra, ma un vero leader valorizza ciò che ha a
disposizione. E' su questo che provo a fare la differenza. I ragazzi credono
ciecamente in ciò che facciamo, se leggiamo numeri e statistiche ci viene quasi
il mal di testa se pensiamo a quanto accadeva l'anno scorso. Ricordatevi il distacco siderale che c'era
tra quel Napoli e squadre come Juventus, Inter e Atalanta. Invece oggi siamo
riusciti a ribaltare la situazione contro chi, per storia, deve sempre lottare
per vincere senza se e senza ma”.
di
Mario Lorenzo Passiatore