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Pagliuca contro i rigoristi: “Oggi tirano delle ciofeche per fare i fenomeni, prima invece…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal Web

Pubblicato il 30/01/2024

L’ex portiere dell’Inter ha attaccato pesantemente Nico Gonzalez dopo la brutta esecuzione dal dischetto contro i nerazzurri. E poi un messaggio a tutti gli attaccanti: “Pare che ultimamente si siano messi in testa di fare il colpo scenico, di fare un po’ i fenomeni.”

Rigoristi ai raggi X, risponde il professor Pagliuca. L’ultimo calcio di rigore battuto da Nico Gonzalez in Fiorentina – Inter ha prodotto una serie di polemiche all’indirizzo del calciatore viola. Lento, prevedibile, superficiale e presuntuoso.

Sono solo alcune delle critiche rivolte al giocatore argentino per aver scelto la soluzione peggiore contro un portiere che statisticamente ne pare uno ogni cinque. Insomma una vera e propria bestia nera per gli attaccanti. L’ex portiere dell’Inter ha parlato così a La Gazzetta dello Sport in merito all’ultimo trend di calciare con il saltello nel tentativo di disorientare il portiere. Anche se, molto spesso, è proprio il tiratore a non arrivare all’impatto col pallone con la opportuna convinzione.  

"A me pare veramente che gli attaccanti ultimamente si siano messi in testa di fare il colpo scenico, di fare un po’ i fenomeni. Sono sempre stato convinto che chi tira i rigori deve tirare forte, una botta. Che sia incrociato, mirato, basso, sotto la traversa, vada dove vuole, ma dev’essere la cosiddetta saracca, una botta, una legnata. Anche nell’ultimo turno ho visto tirare delle ciofeche, dei tiracci insomma, cose con poco senso".

Pagliuca rincara la dose e parla di scena a dir poco avvilente. Ovviamente, il bersaglio resta ancora Nico Gonzalez, troppo molle o addirittura fin troppo convinto di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Così l’ex portiere nerazzurro ha stilato le caratteristiche del suo rigore perfetto.

“Ma che tiro è stato? Io credo che un portiere possa studiare tanto gli attaccanti ma è anche vero che gli attaccanti possono studiare tanto i portieri che hanno di fronte. Io credo che certi tiri dal dischetto visti recentemente siano un po’ leggeri, non arrivo a dire da presuntuosi ma quasi. La scena di un portiere che ti para un rigore tirato ai 12 chilometri orari è anche esteticamente brutta, avvilente. Per l’attaccante e la propria squadra, oltre che per i tifosi. Ma ripeto: bisogna tirare la botta. Poi lo sbagli, va bene, ma certamente più è potente il tiro e più il portiere, se non lo intuisce alla perfezione, farà fatica a pararlo. Le possibilità per l’attaccante aumentano".

di Mario Lorenzo Passiatore

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