Calcio Totale Racconta

Henry rivela: “Ho conosciuto la depressione, non volevo giocare a calcio, ma…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal Web

Pubblicato il 09/01/2024

L’ex calciatore dei Gunners ha raccontato una serie di vicende private che ha vissuto nel corso della sua vita. Al centro di tutto il rapporto conflittuale con il padre: “Fino a non molto tempo fa, volevo sempre accontentare le persone, perché era una cosa a cui non avevo accesso quando ero piccolo. Non sapevo…”

Le confessioni di Henry. Un inedito a cuore aperto, una chiacchierata molto intima quella dell’ex leggenda dell’Arsenal al canale YouTube di The Diary of a CEO dove ha parlato tanto della sua infanzia e del rapporto con il padre. Non solo ricordi belli, ma anche una serie di momenti che hanno segnato buona parte della sua vita. La scelta di giocare a calcio, il peso dei giudizi e una forma di depressione che ha preso il sopravvento e con la quale ha scelto anche di convivere.

"Sapevo che avrei reso felice mio padre solo con il calcio. È la cosa più difficile che abbia mai dovuto fare. Quando ero piccolo, mio ​​padre non mi diceva mai cosa facevo bene. Avevo bisogno della sua approvazione, che mi dicesse che stavo facendo progressi. Mi diceva sempre cosa mi ero perso, cosa avevo fatto di sbagliato. Fino a non molto tempo fa, volevo sempre accontentare le persone, perché era una cosa a cui non avevo accesso quando ero piccolo. Non sapevo cosa mi rendesse triste o no. Io ero non direi morto, ma esprimere le mie emozioni è stato molto difficile, a parte la rabbia.

Quando sento la gente parlare di depressione, mi viene in mente qualcosa. Sono un essere umano, ho dei sentimenti. Durante la mia carriera, devo essere stato depresso. Lo sapevo? No. Ho fatto qualcosa a riguardo? Per niente. Ma mi sono adattato. Ciò non significa che cammino dritto, ma cammino. Questo è quello che mi hanno insegnato fin da quando ero piccolo".

di Mario Lorenzo Passiatore

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