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Bayern, Tuchel spiega il metodo analitico degli acquisti: “Ecco come abbiamo lavorato col club”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 17/08/2023

L’allenatore tedesco ha svelato la strategia adottata nell’ultima sessione di mercato con i dirigenti bavaresi. Puzzle quasi completo, mancherebbe l’ultimo tassello in porta, dopo l’infortunio di Neuer. “Non ha senso prendere in considerazione tanti candidati. Abbiamo deciso di…”

Kim, Kane, Laimer e Guerreiro. Sono i movimenti in entrata del Bayern Monaco per dare l’assalto alla Champions League della prossima stagione. Thomas Tuchel era subentrato in corsa, adesso ha avuto la possibilità di programmare e dettare la linea al club. Dopo la cessione di Mané in Arabia, serviva un nove vero che, di fatto, non era mai stato preso in considerazione dopo l’addio di Robert Lewandowski.

Priorità in attacco e in difesa. Kim è stato il colpo del pacchetto arretrato, acquistato per 50 milioni dal Napoli, ha fatto registrare il trasferimento asiatico più oneroso. In queste ore, Tuchel ha raccontato al sito ufficiale della Bundesliga come hanno lavorato sul mercato, seguendo un metodo prettamente statistico.

“Ho riassunto i risultati della scorsa stagione, espresso la mia opinione su cosa ci avrebbe potuto aiutare come squadra. Poi abbiamo visto la lista e l'abbiamo ridotta perché, secondo me, non ha senso prendere in considerazione tanti candidati. A quel punto abbiamo ristretto su quelli che sarebbero stati più giusti per noi: talento e qualità. Dovevamo aggiungere determinazione e tenacia anche per rafforzare lo spirito di squadra".

Tuchel ha espresso il suo giudizio su Kim, il tecnico tedesco è rimasto favorevolmente colpito dall’impatto che ha avuto sin dal primo giorno di ritiro. Ha parlato con grande entusiasmo del nuovo acquisto ai media tedeschi.

"Lo amo, lo amo. È così calmo, così diretto. Lo vedi anche nel gioco: consapevole e diretto. Un passaggio è un passaggio. Un passaggio non è elegante, è un passaggio. La sua difesa è molto coraggiosa, è veloce, si guarda sempre alle spalle e dove può aiutare, il suo posizionamento rispetto al nostro terzino sinistro, al difensore centrale destro. È un piacere. L'atteggiamento è quello che fa la differenza: così disciplinato, così amichevole, così umile, così concentrato. Mi ha fatto un'ottima impressione".

di Mario Lorenzo Passiatore

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