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Di Nunno e la nuova esclusione dalla B: “Siamo in Italia, ma non ci fermeremo qui. Vi spiego…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 18/07/2023

Dopo la sentenza del Coni, il club lombardo è tornato ad attaccare per bocca del suo proprietario. Lecco momentaneamente fuori dalla Serie B, ma promette di dare battaglia: “"Siamo in Italia, un paese dove succede di tutto e dove chi ha più forza vince…”

E’ in corso una nuova puntata di questa calda estate del Lecco e la Serie B. Un rapporto tremendamente complicato fatto di ricorsi, controricorsi e vittorie sul campo. Rigorosamente al terzo posto, perché il verdetto del rettangolo di gioco rischia di essere nuovamente riscritto. In queste ore è arrivata la sentenza del Coni in favore del Perugia, che ha nuovamente estromesso dal campionato cadetto il Lecco.

Come potete immaginare, le reazioni del club lombardo non lasciano spazio a troppe interpretazioni. Un malumore dilagante che ha prodotto nuove dichiarazioni da parte di Paolo Di Nunno, presidente del club lombardo. C’è l’amaro in bocca per la nuova decisione e la forte consapevolezza che adesso sarà davvero dura programmare in uno stato di totale incertezza. Ha così rilasciato le prime dichiarazioni ai microfoni di Tuttomercatoweb.

 "Siamo in Italia, un paese dove succede di tutto e dove chi ha più forza vince. Ma io la forza ho dimostrato di averla in campo, io la Serie B l'ho conquistata li, e voglio vedere chi adesso mi dice che questo torneo non posso farlo. Come si può fare una cosa del genere? Questo ci complica anche il mercato, noi ricorreremo in tutti i gradi di giudizio, ma il TAR è fissato al 2 agosto, viene difficile anche contrattualizzare altri calciatori”.

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