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Bufera Foggia, il presidente: “Nostro allenatore è scappato come Schettino. Raccoglieva cinesini in Azerbaijan”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 22/02/2023

Gallo ha lasciato la panchina del Foggia nonostante il buon rendimento della squadra in campionato. In conferenza stampa il numero uno del club è esploso, un duro attacco all’indirizzo dell’ex allenatore: “Non posso essere ostaggio di qualcuno che ci vuole ricattare per un rinnovo di contratto…”

Bufera in casa Foggia nonostante la rotonda vittoria per 3 a 0 contro la Juve Stabia e il quarto posto in classifica nel girone C di Serie C, Fabio Gallo si è dimesso da allenatore del Foggia con un post su Instagram: “Grazie di tutto”. Alla base della drastica decisione ci sarebbero divergenze con il presidente Nicola Canonico e il direttore sportivo Piergiuseppe Sapio, sia sulla gestione dell’ultimo mercato che sul prolungamento di contratto del tecnico. Canonico, numero uno del club, è esploso in conferenza stampa, attaccando senza mezzi termini, l’allenatore dimissionario. Le sue parole hanno fatto il giro del web e sono state riprese dalle principali testate nazionali.

“Se non avessimo rinnovato il contratto lui si sarebbe dimesso. E si è dimesso. Sono rammaricato dall’atteggiamento che il mister ha assunto, capisco che uno possa guardare all’aspetto economico più che al bene di una città o di una società che fa investimenti, se uno si dimette avrà le sue ragioni. Però se uno si dimette in questo modo, abbandona la nave come Schettino e poi ci vuole raccontare barzellette. I fatti sono legati ai soldi e al rinnovo. A un discorso prettamente egoistico, io non ho bisogno di quella gente, ho bisogno di gente corretta, coerente che fa il suo lavoro fino alla fine. Poi se non puoi trovare l’accordo con una società, uno finisce e vai via. Ci si saluta e ognuno per la propria strada. Non posso essere ostaggio di qualcuno che ci vuole ricattare per un rinnovo di contratto. Forse c’è un organico così importante tale da metterlo in difficoltà per fare delle scelte. Quella si chiama personalità, che spesso a molti allenatori manca. Io l’ho preso quando lui era in Azerbaijan a fare il secondo, a mettere i cinesini per terra”.

Sul nuovo allenatore il presidente non si è espresso, ha dato delle indicazioni piuttosto sommarie circa le decisioni che prenderanno nei prossimi giorni. “Non dobbiamo avere la fretta di dover chiudere a tutti costi con l’allenatore. Abbiamo trenta giorni e in questo arco temporale proveremo a risolvere la situazione. Ho chiesto al direttore Sapio di trovare un tecnico con personalità, nel calcio purtroppo serve”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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