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Scholes: “Prendemmo a calci Ronaldinho, non si comportò bene con lo United”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 23/09/2022

A BBC Radio 5 l’ex bandiera dello United ha raccontato un aneddoto di mercato del lontano 2003. Il fuoriclasse brasiliano era vicino ad indossare la maglia dei Red Devils, un affare che saltò alla fine, quando sembrava ormai tutto fatto. I calciatori del Manchester non la presero benissimo: “Eravamo pronti ad assegnargli il numero di maglia e allora…”

Promesse disattese, matrimoni saltati. Il calcio è pieno di accordi verbali che non si sono mai tramutati in contratti, firme e presentazioni. E’ fatta, ci siamo quasi, domani arriva in città. Con Berbatov non bastò neppure il biglietto aereo, il giocatore era atteso a Firenze e cambiò idea alla fine, accettando le corte del Fulham.

A Manchester non si arrivò a tanto, ma erano davvero vicini a portare a casa Ronaldinho Gaucho. Siamo nel 2003, il brasiliano dopo aver incantato al PSG era pronto a fare il salto in una big europea. Ferguson aveva creato i presupposti per portarlo a Old Trafford e, nell’ambiente, i senatori del gruppo erano al corrente della trattativa. Un nuovo asso per consolidare la leadership in Premier e spaventare l’Europa. Paul Scholes, uno dei senatori di quel gruppo, ha raccontato a BBC Radio 5 un aneddoto davvero particolare.

"Eravamo all'estero e credo fossimo davvero vicini ad annunciare il suo acquisto e assegnargli un numero di maglia. Ma alla fine ha cambiato idea all'ultimo minuto ed è andato al Barcellona. È strano, perché in quella preparazione dovevamo giocare proprio contro il Barcellona ed eravamo tutti così contenti di averlo con noi: 'Ronaldinho, che giocatore'. Sarebbe arrivato dal PSG e sapevamo che ci avrebbe dato qualcosa in più, un po' quello che Cantona dava alla squadra”.

Dinho preferì la Spagna all’Inghilterra, Barcellona a Manchester. Tutto in poche ore, la cosa non piacque a Giggs, Keane e Scholes, i pilastri dello United che erano pronti ad accoglierlo a casa. Nulla di tutto ciò e, ironia della sorte, la prima amichevole del fuoriclasse brasiliano fu proprio contro il Manchester. Non la presero benissimo, anzi lo presero a calci.

“Tre giorni dopo, ce lo siamo ritrovato contro a Seattle e tutti quanti cercavano di prenderlo a calci perché non aveva firmato con noi. Sono stato fortunato e in carriera ho giocato con alcuni dei migliori giocatori del mondo. Lui sarebbe stato uno di quelli, purtroppo non è mai accaduto."

Tra le grandi delusioni di mercato, Scholes ha inserito altri giocatori che avrebbero potuto indossare la maglia dei Red Devils e che poi sono andati altrove. “Sicuramente Harry Kewell e sappiamo tutti che giocatore fosse. Alla fine credo che ci abbia detto di no per andare al Liverpool, il che alla fine non ci ha dato poi troppo fastidio. Un altro era Damien Duff e anche Arjen Robben, credo lui sia stato davvero vicino a venire qui”. 

di Mario Lorenzo Passiatore

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