Calcio Estero

La storia di Torrecilla: dal tumore al cervello al ritorno in campo, con il sogno Nazionale

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 21/09/2022

Una delle storie più forti del calcio femminile, Virigina Torrecilla, ex giocatrice del Barcellona e attualmente in forza all’Atletico Madrid. E’ entrata in un tunnel lunghissimo dopo aver scoperto l’entità della malattia. Adesso è pronta per riprendere in mano la sua vita: “Ho paura per quello che è successo, anche se per certi aspetti mi ha reso più forte”

Nel maggio del 2020 le è stato diagnosticato e poi operato un tumore maligno al cervello. Capitano della nazionale spagnola ha giocato con la maglia del Barcellona e dell’Atletico Madrid, nel 2022 è tornata in campo dopo aver vissuto un calvario lunghissimo. E’ una delle protagoniste di “Un altro modo di intendere la vita”, la miniserie di Amazon Prime lanciata proprio dal club spagnolo. E’ stata intervistata in queste ore da “La Gazzetta dello Sport” e il giornalista ha toccato i punti più delicati del suo percorso dopo aver vinto la battaglia più importante: riprendere in mano la sua vita e sconfiggere il tumore.

“Ogni giorno che passa va sempre meglio. Nel primo anno devo fare i test di controllo ogni tre mesi, poi ogni sei mesi. Quando ho concluso il ciclo di chemioterapia i medici mi hanno rassicurata”.

Il primo pensiero è rivolto alla persone vicine che si sono prese cura di lei. Virginia ha scoperto a 26 anni di dover fare i conti con un tumore al cervello. Un momento devastante sia dal punto di vista fisico che psicologico. “E’ un’emozione forte vedere la mia famiglia felice e serena, dopo tutto quello che abbiamo passato. Ho un debito enorme nei loro confronti. Quando mi hanno comunicato la malattia, non mi interessava più giocare a calcio, mi importava vivere. Poi quando le cose miglioravano, gradualmente è tornata la voglia di giocare, ma contava di più riprendere in mano la mia vita. Il calcio è passato improvvisamente dal primo al quinto piano”.

Una nuova vita, la ripartenza e il passaggio all’Atletico Madrid. Il club non l’ha mai lasciata sola e ha provato in tutti i modi ad accompagnarla nel percorso più difficile. Adesso punta a tornare in nazionale e giocare i prossimi mondiali.

“L’Atleti mi ha aiutato tanto, è diventata la mia seconda famiglia ed è una cosa da ammirare, per questo li ringrazio con tutto il mio cuore. Ho paura per tutto quello che ho passato, però è un’esperienza che mi ha reso più forte sotto tutti i punti di vista. Sì, mi piacerebbe giocare i mondiali”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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