Calcio Estero

Dyer e la forza di raccontare il suo dramma

di Redazione

Foto di Flick - Wikimedia Commons

Pubblicato il 20/06/2022

L’ex calciatore del Newcastle dovrà sottoporsi a un intervento nei prossimi mesi. Ha parlato al Daily Mail della sua situazione di salute spiegando nei dettagli il momento. "Sono fortunato che abbiano capito cosa non andava. So che dipendo dalla sfortuna di qualcun altro per avere la possibilità di vivere una vita lunga e felice, ma…”

Otto anni al Newcastle, quasi duecento presenze con la maglia dei Magpies. Uno dei talenti più cristallini dei primi anni duemila. Oltre trenta gettoni con la nazionale inglese, ha mosso i suoi primi passi con la maglia dell’Ipswich per poi ritirarsi nel 2013 con il Middlesbrough. Prometteva molto di più di quanto poi ha fatto vedere realmente sul campo ma si è tolto comunque molteplici soddisfazioni. Adesso è alle prese con diversi problemi di salute, sta lottando con una malattia che provoca serie conseguenze al fegato. Così al Daily Mail ha raccontato il suo calvario,  la soluzione è solo una: il trapianto.

‘Se non mi sottopongo al trapianto, il mio fegato cederà e non c'è nulla che possano fare per me. A volte c'è gente che aspetta un trapianto con poche settimane da vivere, io comincio a sentirmi sempre più affaticato, ma non faccio parte della categoria dei casi super urgenti, quindi per ricevere la chiamata potrei dovere attendere qualche altro mese, finché il mio fegato non sia davvero ridotto male. Non ci sono abbastanza fegati per il numero di richieste e di persone che ne hanno bisogno".

Ha cominciato un percorso e con l’aiuto dei medici è riuscito a scoprire nel giro di poco tempo la causa del suo malessere. Adesso il prossimo passo è trovare il donatore e ripartire con un nuovo spirito e una nuova vita.

"Sono fortunato che abbiano capito cosa non andava. So che dipendo dalla sfortuna di qualcun altro per avere la possibilità di vivere una vita lunga e felice. Ma spero che, chiunque sia il donatore, io riesca a renderlo orgoglioso. Dopo l'operazione ti incoraggiano a rimanere in contatto con la famiglia del donatore ed è qualcosa che voglio fare. Penso che se fossi qualcuno che ha perso una persona cara mi darebbe conforto sapere che attraverso la sua generosità qualcuno può avere la possibilità di vivere a lungo. E io spero di portare avanti questo ricordo. Non voglio rovinare tutto, so quanto sia prezioso avere una seconda opportunità".

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