Serie C

Stende il Pescara e guarda "L'infinito", a Recanati hanno scoperto Lipari

30/10/2023

di Dario Gallitelli

Foto: PescaraCalcio

Lipari: ridente isolotto di origine vulcanica, appartenente all'arcipelago delle isole Eolie, in Sicilia. Riassunto preciso, forse scarno, freddo ma assolutamente corretto. Se poi vogliamo metterci un po’ di colore, di usi e costumi, tanto per citare il sussidiario delle elementari, possiamo aggiungerci che Lipari, ha dato i natali ad un centravanti che se fosse nato 15 anni dopo, oggi sarebbe titolare in Nazionale, di nome Christian e di cognome Riganò. Ok, se saltiamo orografia, trascurabile (cit.) e idrografia (altrettanto trascurabile), possiamo ritenere conclusa la lezione di geografia, tanto più che “il” Lipari di cui tocca parlare oggi, è un ragazzo ventunenne, livornese di Cecina che ieri, dopo 366 minuti giocati e zero gol tra i Pro, ha deciso di presentarsi al calcio, stendendo Zeman ed il suo Pescara. Scusate se è poco.

Stadio Adriatico, Biagio Morrone, che di mestiere fa il centrocampista ed indossa la maglia della Recanatese, ha appena messo dentro il tap in che vale la risposta a Tommasini e quindi il momentaneo uno a uno. Verticalizzazione, il nostro uomo, Lipari, scatta e tiene una palla innocua sulla trequarti, alza la testa si trova davanti capitan Brosco, finta e controfinta, Brosco al bar, sinistro che fulmina Plizzari muore sotto la traversa, stile Balotelli – Neuer ad Euro 2012. Due giri di lancette ed un altro giovanissimo, Gianmarco Cangiano, apre Partita Iva, si mette in proprio e firma un due a due d’autore: destro a giro su calcio di punizione, fascio di luce, gol. Il punto a Pescara, “è buono”, ci mancherebbe ma tre, is better. E allora Sbaffo, con l’andatura di chi ne ha viste tante, prende il pallone e sospinto dalla sua folta chioma bionda, si lancia senza meta (per noi comuni mortali, ndr) verso la linea di fondo prima di inventarsi un tacco No Look (e sotto certi aspetti anche No Sense, ndr) che libera clamorosamente Lipari, "Tutto vero?" - pensa Mirco, che guarda il pallone, poi la porta e ancora la porta, piattone apertissimo sul palo lungo. Gol. Tre a due e colpo che affonda il Boemo ed il Pescara.

Lipari, attaccante cecinese dal cognome di marittimo, con indosso la casacca della Recanatese, allarga le braccia, spiega le vele e si assicura tutto il vento necessario per prendere il largo, anche se per adesso, siamo certi che il “Naufragare, gli sia dolce, in questo mare”.

di Dario Gallitelli

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