Storie e
aneddoti di un calcio che non c’è più, ma soprattutto di un personaggio che non
si è mai risparmiato dentro e fuori dal campo. Dicembre 2005, Cassano è ai
ferri corti con la Roma, ha rotto con allenatore, compagni e ambiente: è in cerca
di nuova destinazione a 23 anni, a pochi mesi dal mondiale tedesco.
Andrà al
Real Madrid per 5 milioni di euro, tra mille colpi di testa resterà poco più di
una stagione per poi fare rientro in Italia con la maglia della Sampdoria. Prima
di accettare la corte del Real a gennaio del 2006, ci aveva provato l’Inter con
Moratti in prima persona, più di un tentativo per portarlo all’Inter. Nel corso
del format “Viva El Futbol” su Twitch, Cassano ha svelato un retroscena curioso che vide
assoluto protagonista l’allora presidente dell’Inter Massimo Moratti e il malcapitato cugino
Nicola.
“Un giorno mi chiama Moratti, ma non
rispondo. Allora il presidente dell'Inter chiama mio cugino Nicola e si presenta: ‘Salve,
sono Moratti’. Quel cretino di mio cugino replica: ‘Sì e io sono Berlusconi’ e
aggancia. Dopo due minuti squilla il telefono, era il mio procuratore per
mettermi al corrente della situazione: ‘Ma siete scemi, Moratti ha chiamato
Nicola e gli ha chiuso il telefono in faccia'. Così chiedo spiegazioni, dovevo
andare all’Inter perché mi offrivano più soldi, poi sono andato alla squadra
più grande del Mondo, il Real Madrid. Questo è il casino che ha fatto mio
cugino, immagina che testa avevo io e che persone erano tutti quelli che mi
circondavano”.
di
Mario Lorenzo Passiatore