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Allegri: 'Capello ha ragione'. Nedved punge il tecnico...

10/04/2022

di Claudio Ruggieri

Foto: Wikimedia Commons

Il tecnico della Juventus particolarmente polemico al termine del match vinto contro il Cagliari. Ha ripreso alcune dichiarazioni fatte al magazine GQ per chiarire determinati concetti. Intanto nel prepartita ci sono state dichiarazioni abbastanza pepate da parte del dirigente della Juventus Pavel Nedved.

E' un Massimiliano Allegri particolarmente polemico quello che si è presentato nel post-partita di Cagliari-Juventus, match vinto dai bianconeri per due a uno in rimonta. Una Juventus non brillante, una gara particolarmente dura, esattamente come aveva previsto il tecnico livornese. Allegri ai microfoni di Dazn ha parlato non solo della partita facendo riferimento alla sconfitta contro l'Inter e ha voluto chiarire alcuni concetti espressi qualche giorno prima al magazine GQ.

"Preferisco le critiche quando giochiamo male ma vinciamo. Infatti nessuno si ricorda della partita di domenica scorsa, alla fine ha vinto l'Inter e si parla solo dell'Inter, nessuno si ricorda che abbiamo giocato bene. Voi giornalisti siete i primi risultatisti, fino al 75' col Villarreal su tutti i siti e i social, che io per fortuna non frequento, si parlava benissimo della Juve. Poi abbiamo preso gol e tutto è diventato un disastro. Allora qualcosa non torna. La prestazione rimane, poi il risultato varia il giudizio".

Si ritorna a parlare del calcio italiano, delle cose essenziali. Allegri ha sempre predicato un calcio concreto e poco spettacolare, soprattutto alla luce delle ultime partite della Juventus che è apparsa in grado di fornire un gioco offensivo ma i risultati non sono arrivati. Allegri ha spesso sottolineato la partita con il Villareal e quella contro l'Inter. Il tecnico bianconero ha poi preso la palla al balzo sottolineando le parole di Fabio Capello che qualche giorno fa aveva criticato il calcio italiano per aver copiato Guardiola in questi anni.

"Ogni tanto poi qualcuno la dice un po' troppo grossa e mi dà fastidio, non tanto per me ma per il calcio. Chissà, magari quando smetterò io qualcuno parlerà di nuovo dell' abc del calcio, di come si stoppa un pallone, di come lo si passa o di come marcare in area. Tutte cose essenziali, che si sono un po'perse per inseguire cose che non esistono. Ha detto bene un certo Fabio Capello: siamo andati dietro per 15 anni a Guardiola che era già avanti a noi. Quando ho detto del suo portiere che fa lanci a 80 metri non hanno capito niente, parlavo di una variante che lui ha messo all'interno della squadra".

Nell'ultima parte dell'intervista Allegri ha poi voluto chiarire il concetto espresso su Ederson del Manchester City che aveva portato tante critiche nei confronti dell'allenatore. Allegri parlava di variante e non di precisa idea di gioco. Nel prepartita ci sono state le dichiarazioni di Pavel Nedved che in qualche modo ha mandato un messaggio al tecnico livornese: "Non so quali complimenti ha sentito il mister, nessuno mi ha mai fatto i complimenti dopo aver perso. Quello che conta è la vittoria, soprattutto in Italia. Al mister piace essere pratico e concreto, il rammarico può esserci, la Juve ha il DNA della vittoria, stiamo cercando di ottenere questo".

di Claudio Ruggieri

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