Serie A

Milan-Inter, Inzaghi duro: “Rigore? Adesso inizio ad arrabbiarmi. Su di noi gli episodi…”

02/02/2025

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal web

L’allenatore nerazzurro non ha gradito la conduzione arbitrale e ne ha fatto menzione nel post-gara. Sotto la lente il contatto Pavlovic-Thuram: “Ci sta che l'arbitro fosse coperto, ma chi sta seduto non può non richiamare l'arbitro in una circostanza del genere…”

Finisce 1-1 a San Siro, l’Inter la riprende nel finale con De Vrij grazie a un assist di petto dell’ultimo arrivato Zalewski. Tre pali per i nerazzurri, tutti nel corso della ripresa e, tra l’altro, sempre lo stesso legno colpito dalla squadra di Simone Inzaghi (alla sinistra di Maignan). Il Milan aveva chiuso la prima frazione in vantaggio grazie al solito Reijnders, poi nel corso del secondo tempo è cambiato il canovaccio della gara.

I nerazzurri hanno provato in tutti i modi a rimetterla in piedi e proprio allo scadere Bisseck ha servito Zalewski, il quale ha smorzato  di petto la palla per De Vrij. Puntuale la deviazione dell’olandese che ha riportato il derby in parità.

Non sono mancate le polemiche per un presunto rigore non concesso a favore dell’Inter. Del Contatto Thuram – Pavlovic ne ha parlato proprio Simone Inzaghi ai microfoni di Dazn, apparso parecchio arrabbiato per la conduzione arbitrale.

"Putroppo non siamo riusciti ad andare oltre gli episodi: tre pali, tre gol annulati e un rigore clamoroso non dato. Nonostante questo siamo riusciti a risistemarla, ma complimenti anche al Milan che non ha mai mollato. Non mi va di parlarne perché è un discorso ampio, però veniamo dal Bologna, dalla finale di Riad. Poi questa partita.

In campo non me ne ero accorto, poi ho rivisto: non son quali siano le direttive. Ci sta che l'arbitro fosse coperto, ma chi sta seduto non può non richiamare l'arbitro in una circostanza del genere. Può capitare, sbagliamo tutti, ma comincia ad essere la quarta e quinta occasione. Quando ho visto per dei falli sull'Inter fare delle trasmissioni di giurisprudenza, ora alle terza o quarta inizio ad arrabbiarmi". 

di Mario Lorenzo Passiatore

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