Calcio Totale Racconta

Gascoigne: “Adesso sono un ubriaco triste. Arrendersi? Quando sarò nella bara”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal Web

Pubblicato il 06/03/2024

L’ex calciatore della Lazio ha rilasciato una lunga intervista, confessando tutte le sue debolezze e il suo stato di salute. “Continuo a combattere contro l’alcolismo e vivo a casa del mio agente. Se voglio una brutta giornata, so che se vado al pub lo sarà…”

Gazza e le sue follie. Un personaggio a dir poco stravagante in grado di vivere senza regole e con poche, pochissime linee guida. Lo raccontano i suoi ex compagni, lo confermano gli allenatori che hanno avuto la fortuna di toccare con mano il suo estro. Una carriera piena di colpi di testa, di situazioni geniali e di momenti di buio totale. In queste ore ha parlato al podcast di High Performance, raccontando la battaglia contro sé stesso e la lotta esasperata all’alcol. Adesso, a 56 anni, non è riuscito a porre fine alle sue dipendenze.

“Ero un ubriaco felice, ora non lo sono più. Sono un ubriaco triste. Non esco a bere, bevo in casa. La gente conosce Paul Gascoigne ma Gazza nessuno sa chi sia. Nemmeno io a volte. Continuo a combattere contro l’alcolismo e vivo a casa del mio agente. Se voglio una brutta giornata, so che se vado al pub lo sarà. Altrimenti prendo la canna e vado a pescare e so che sarà una bella giornata.  Cerco di non abbattermi perché il mondo è già giù. E quando sono davvero giù, è allora che prendo un drink per tirarmi su. Non credo di aver deluso allenatori, giocatori o tifosi. Se c'è stato qualcuno che ho deluso, quello sono io".

Le riflessioni sulla vita vanno oltre il momento, Gazza ha fatto un passo nel passato e due nel futuro. “Non ci vuole molto per piangere. Tengo dentro un sacco di cose, cose che dovrei tirare fuori ma che ho paura di condividere con le persone. Non credo che crescerò mai, e la cosa non mi dispiace. Sono orgoglioso di quello che ho dato alla gente. Ho donato quasi un milione di sterline a 10 diversi enti di beneficenza. E non mi sono mai arreso. Non lo farò mai: penso che il momento nel quale mi arrenderò sarà quando sarò in una bara”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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