Calcio Estero

Bufera Chelsea, Petit: “Squadra senza senso, al posto di Pochettino tornerà un ex…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal Web

Pubblicato il 08/02/2024

L’ex centrocampista francese ha parlato del possibile ritorno di un grande ex sulla panchina del Chelsea e poi ha attaccato Pochettino: “Non sa cosa fare e il suo linguaggio del corpo è preoccupante, sembra che si sia già rassegnato…”

Al Chelsea stanno vivendo uno dei momenti più cupi della loro storia, anche in considerazione degli investimenti fatti nell’ultimo anno e mezzo. La squadra di Pochettino è undicesima in Premier League, reduce da due sconfitte consecutive: sono ben quattro i gol incassati da Liverpool e Wolverhampton.

Il percorso resta davvero impervio con 10 sconfitte collezionate in 23 partite di campionato. Troppo pochi i 31 punti in Premier (20 in meno del Liverpool capolista). La proprietà potrebbe decidere di cambiare allenatore al termine della stagione. In queste ore, ha parlato ai media inglesi Emmanuel Petit, ex centrocampista dei Blues dal 2001 al 2004.

Ha speso parole forti contro i calciatori per l’atteggiamento visto in campo nelle ultime uscite. "Sono rimasto molto deluso dalla prestazione del Chelsea. Sembravano molto disorganizzati, tatticamente confusi, senza spirito combattivo, senza comunicazione o carattere. Mi è dispiaciuto per i tifosi".

Petit non ha risparmiato nessuno, nemmeno Pochettino. "Si rifiuta di adattarsi alle caratteristiche dei suoi giocatori e la squadra semplicemente non ha senso in questo momento. Non sa cosa fare e il suo linguaggio del corpo è preoccupante, sembra che si sia già rassegnato".

Poi la speranza Mou: “Ho già sentito dire che José Mourinho potrebbe tornare, con John Terry come assistente. Se ci pensiamo, è qualcosa di interessante. Mourinho porterebbe carattere e personalità alla squadra. In questo momento il gruppo è a pezzi e lui sarebbe l'unico in grado di aggiustarlo. Penso proprio che il Chelsea abbia bisogno di un allenatore con una visione adeguata di ciò che deve essere fatto con i giocatori. Devono smettere di comprare giocatori e pensare di far crescere chi c'è già. Il Chelsea ha bisogno di un'identità perché attualmente non ne ha".

di Mario Lorenzo Passiatore

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