Calcio Totale Racconta

Zidane torna a parlare: “Vi svelo il momento peggiore della mia carriera”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal Web

Pubblicato il 01/12/2023

L’ex allenatore del Real Madrid ha parlato del suo percorso da calciatore e ha citato un episodio che in pochissimi ricorderanno, ma che l’ha segnato in maniera profonda. “Non ho avuto alcuna depressione post-ritiro. Non ne potevo più dei ritiri e di non essere con la mia famiglia…”

Ha vinto e rivinto tutto con il club, sia da calciatore che da allenatore. Non si è fatto mancare nulla neanche con la nazionale nel biennio ’98-2000: mondiale e titolo europeo proprio contro gli azzurri. Adesso è fermo, in attesa di una chiamata da un top club. Per la terza volta il suo nome è stato accostato al Real Madrid, come possibile successore di Carlo Ancelotti.

Nel periodo post mondiale in Qatar ha accarezzato la possibilità di accomodarsi sulla panchina della Francia. Voci poi smentite dai fatti: la permanenza di Didier Deschamps in nazionale. In queste ore ha rilasciato un’interessante intervista a Tony Parker al podcast “The SKWEEK Show”. Ha ripercorso tutte le fasi salienti della sua carriera, le prime anticipazioni sono state lanciate da Marca.

“Quando ho smesso di giocare ero contento, non ho avuto alcuna depressione post-ritiro. Non ne potevo più dei ritiri e di non essere con la mia famiglia. Non avrei mai pensato che sarei diventato allenatore, oggi invece è la mia passione. Del mio lavoro mi piace stare in campo con i giocatori o nel mio ufficio per parlare con loro, molto meno stare al centro dei riflettori e le interviste, ma fanno parte del gioco."

Non poteva mancare la domanda relativa alle differenza tra calciatore e allenatore. “Sono due cose totalmente diverse. Perché da giocatore, anche se fai parte di un gruppo, giochi pensando a te stesso, invece come allenatore devi occuparti di un gruppo di 27 giocatori, organizzare il lavoro e programmare le sedute di allenamento. Il mio passato mi ha aiutato, i ragazzi mi hanno sempre rispettato anche per quanto ho fatto sul campo fin da quando ero al Castilla".

Sul calciatore più forte sembra proprio non avere dubbi: Ronaldo, il Fenomeno. "E’ stato il giocatore più forte con cui abbia giocato, potevi metterlo ovunque in campo e faceva cose meravigliose. Vincere il Mondiale è stata una sensazione ineguagliabile, la più bella della mia vita sportiva".

Sulla più grande delusione della sua carriera, ha spiazzato tutti. O almeno chi pensava di associarla all’addio al calcio con la testata a Materazzi e al Mondiale perso nel 2006. “Il momento peggiore è stato la retrocessione con il Cannes”. Zizou si riferisce alla stagione ‘91-92, l'ultima disputata al Cannes prima di trasferirsi  al Bordeaux.

di Mario Lorenzo Passiatore

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