Calcio Estero

Al Bayern Monaco non c’è pace: nuove scintille tra Hoeness e Tuchel. Il club ora…

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 18/10/2023

Un rapporto mai decollato, neppure lo scudetto vinto dopo l’harakiri del Borussia Dortmund della passata stagione avrebbe sistemato le cose. Ecco perché si parla di reciproca sopportazione tra le parti.

C’era una volta il Bayern. Club solido, con pochissimi problemi interni e una struttura in grado di non far filtrare nulla sui giornali. C’era, appunto. Da quando è iniziata la nuova stagione continuano ad arrivare notizie di crisi tra dirigenza e allenatore. Eppure, Tuchel si era insediato in corsa nella passata stagione, al posto di Julian Nagelsmann, silurato da primo in classifica.

E allora, ci risiamo. Il feeling con il nuovo tecnico sembra non essere mai scoccato. Le dichiarazioni non sono quasi mai in linea con le idee del club: circa un mese fa la società gli aveva intimato di non lamentarsi più in conferenza stampa del mercato della sua squadra. Dopo la cessione di Pavard, il tecnico tedesco aveva definito la sua rosa “scarna e incompleta”.

Come racconta la Bild, Uli Hoeness, ex presidente del Bayern e attuale componente del consiglio di sorveglianza, avrebbe commentato in maniera seccata alle affermazioni del suo allenatore. “Ogni fine settimana abbiamo in panchina dei nazionali di vari paesi, non vedo come si possa parlare di rosa corta”.

Tuchel sarebbe tornato alla carica, chiedendo almeno un centrocampista nella prossima finestra invernale. La richiesta è il portoghese Joao Palhinha, che andrà a scadenza di contratto a giugno con il Fulham. Dalla dirigenza hanno manifestato tutte le loro titubanze per le condizioni fisiche del calciatore, così Hoeness ha voluto rimarcare la sua idea contraria all’allenatore. “Faremo qualcosa a gennaio se ci sarà davvero la necessità di intervenire, ma posso anticipare che il nostro non sarà un mercato movimentato”. Punto, a capo.

Il Bayern è terzo in classifica, dietro a Stoccarda e Leverkusen, dopo appena sette giornate. Ma non sarebbe la situazione in campionato a turbare i vertici, quanto le continue insistenze di Tuchel. Dopo aver silurato Nagelsmann (da primo), messo alla porta il giorno della festa scudetto Kahn e Salihamdzic e licenziato il preparatore di Neuer, tutto potrebbe accadere nei prossimi mesi.

di Mario Lorenzo Passiatore

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