Calcio Totale Racconta

Dele Alli in lacrime: “Sono stato molestato da piccolo, di recente ho vissuto in una struttura per…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 13/07/2023

L’ex promessa del Tottenham ha raccontato uno spaccato della sua vita a Gary Neville. Un’esistenza segnata da una sequenza infinita di drammi umani e familiari. “Sono finito in un brutto circolo e delle cose mi stavano facendo del male…”

Persino Gary Neville non è riuscito a trattenere le lacrime. Di anni ne ha appena 27 e dopo il lungo trascorso al Tottenham è scomparso dai radar del grande calcio. Everton, Besiktas e ancora Everton, in totale anonimato. Da giovanissimo era considerato da tutti gli addetti ai lavori inglesi come uno dei migliori prospetti internazionali. Con la maglia degli Spurs l’ha dimostrato ampiamente a suo di gol: da incursore, di testa e con le conclusioni da fuori area.

Poi la cessione e il buio totale. In queste ore ha rilasciato una lunga intervista a Gary Neville dove ha deciso di vuotare il sacco. Tra le lacrime ha raccontato una serie di traumi che ha vissuto nel corso della sua vita.

“Ora è il momento giusto per me di dire alla gente cosa sta succedendo. È difficile parlarne perché è qualcosa che ho nascosto per molto tempo. Quando sono tornato dalla Turchia ho scoperto che avevo bisogno di un'operazione, mi trovavo in un brutto momento mentalmente, e ho deciso di andare in una moderna struttura di riabilitazione per la salute mentale dove si occupano di dipendenze e traumi. Sentivo che era giunto il momento per andare. Non ti si può dire di andarci, devi esserne cosciente e prendere tu stesso la decisione, o non funzionerà. Sono finito in un brutto circolo e delle cose mi stavano facendo del male".

Un salto triplo all’indietro, segnato da continui drammi che hanno lasciato delle cicatrici enormi. Le molestie, la droga e la paura di morire prima di essere adottato. Una soluzione che per varie ragioni gli ha salvato la vita.

"A sei anni, sono stato molestato dall'amica di mia madre che era spesso a casa. Mia madre era un'alcolizzata. Sono stato mandato in Africa per imparare la disciplina, e poi sono stato rimandato indietro. A sette anni ho iniziato a fumare, a otto ho iniziato a spacciare droga. Mi dicevano che non avrebbero fermato un bambino in bicicletta, quindi sono andato in giro con il mio pallone, e poi sotto avevo la droga. A undici, sono stato tenuto appeso a un ponte da un uomo. A dodici anni sono stato adottato da una famiglia fantastica e non avrei potuto chiedere persone migliori."

Ha pensato di ritirarsi a 24 anni, una scelta dolorosa che per certi versi sembrava necessaria per salvaguardare la sua vita. E’ mancato il coraggio di fare il passo, intanto si era completamente alienato dal mondo e dalla vita reale. Pochettino, suo grande maestro, ha detto che in questi giorni proverà a parlarci.

di Mario Lorenzo Passiatore

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