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Vieri e l'aneddoto su Vierchowod: 'A 60 anni gioca sempre così'
20/08/2022
di Claudio Ruggieri
L'es centravanti dell'Inter rivelò durante una puntata della BoboTv un aneddoto sull'ex roccioso difensore della Sampdoria e della Nazionale italiana, Pietro Vierchowod. Uno dei marcatori più duri e arcigni della storia del calcio italiano.
La Serie A nei decenni passati era considerata uno dei campionati più importanti e soprattutto difficili. In particolare per gli attaccanti che per segnare dovevano sudare tanto, perché in campo c'erano difensori arcigni e difficili da superare. E soprattutto molto abili a usare le maniere forti quando era necessario. E Christian Vieri, uno che in campo ha sempre lottato con i difensori, lo sa bene.
Durante una puntata della BoboTv, Vieri ha parlato appunto dei tanti duelli che ha dovuto affrontare in Serie A, citando tra l'altro, alcuni difensori che lo hanno contrastato in maniera importante. E tra i nomi, quello che ha impressionato maggiormente Vieri, è stato quello di Pietro Vierchowod, granitico difensore, tra le altre, della Sampdoria e della Nazionale italiana. E Vieri ha speso parole importanti.
"Vi dico un nome di un difensore che ti ammazzava di botte e ti stava attaccato per tutta la partita: Pietro Vierchowod. L’anno scorso abbiamo giocato a calcetto, a 60 anni gioca ancora così. Credetemi è stato il miglior marcatore della storia. Uomo contro uomo non tocchi una palla. Ti mangia".
Non solo, Vieri ha poi raccontato un aneddoto sulle qualità difensive dello Zar, rivelando anche le frasi che si scambiarono dentro il campo: "Vi racconto questa: Lazio – Piacenza del 1999, lui aveva 40 anni. Palla lunga dopo un calcio d’angolo, io e Salas partiamo in contropiede con Marcelo che aveva la palla tra piedi. Vierchowod, rimasto da solo in mezzo a noi due, corre indietro. Ad un certo punto si stacca da Salas e frana direttamente addosso a me, lasciando libero Marcelo di calciare in porta.
Allora io gli urlo: “Hai rotto il ca**o! Perché non sei andato su Salas? La palla ce l’ha lui”. E lui: “No no! Possono segnare tutti, ma tu non mi fai gol!” Quando dovevo giocarci contro, la sera prima mi saliva l’angoscia. Graffi, tirate di maglie, entrate, scivolate con i tacchetti da 17. Un vero e proprio sceriffo!".
di Claudio Ruggieri