Ora probabilmente ci abbiamo romanzato parecchio ma, la
querelle, si snoda e poi subito dopo si avviluppa nuovamente attorno ai destini
di tre allenatori e di due panchine.
La prima è quella della Nocerina,
compagine dal glorioso passato, attualmente in D che si è da poco “separata”
dal proprio allenatore, quel Gianluca
Esposito, artefice del miracolo Gelbison, con la quale ha centrato una
promozione storica in Serie C. I dodici punti, in sette turni, con solo tre
lunghezze di svantaggio sulla Cavese battistrada però, non sono bastate all’ex
difensore centrale per salvare la panchina, che quindi è stato scaricato in
luogo di Giovanni Ferraro, vincitore
del Campionato nella scorsa stagione con il Catania, prima che le strade si
dividessero. A questo punto, entra in scena l’attuale allenatore degli etnei, Luca Tabbiani, che dopo aver allungato
la propria permanenza alle pendici del vulcano, battendo il Taranto, è tornato
in discussione dopo il pari beffa col Monterosi. E allora via con le
alternative, si perché in caso di sconfitta interna contro l’Avellino, bisogna già avere il
sostituto pronto, e quindi Rolando Maran
in pole ma anche Giovanni Ferraro.
Ferraro? Ma come Ferraro? Si proprio lui, perché nel
frattempo il tecnico di Vico Equense è già stato esonerato. Tempo di salutare la dirigenza molossa, di lasciar
intendere che ci fosse qualcosa di grosso a bollire in pentola e di ricevere il
benservito, perché come recita il piccatissimo comunicato dei campani, “Nocera
e la Nocerina non vengono dietro
nessun’altra città e nessun’altra squadra”.
Una storia finita ancor prima di iniziare, un triangolo nel
quale al momento non ride nessuno con Esposito esonerato, Ferraro in attesa e
Tabbiani sotto esame. Tutto fermo in attesa che qualcosa succeda…oppure no! A pensar male si fa peccato, ma spesso ci
si indovina.
di
Dario Gallitelli