VOTO 2: All’asse Entella – Rimini. Mani nei capelli, ad
averceli! Due punti senza vittorie per i liguri, che ora fanno i conti con
l’onta del derby perso in casa contro il minuscolo Sestri Levante. Squadra in confusione, tifosi imbestialiti
e Volpe cacciato. In Romagna alla cassa per pagare si presenta il diesse Andrea Maniero, sollevato, al
quale però si augurano le solite falsissime miglio fortune, mentre resta a
giocarsi le ultime chance l’argentino Raimondi,
che nel frattempo si è fatto stampare una gigantografia di Nicolò Gigli,
autore del 4-3 contro la Juve Next Gen (giunto all’87, ndr) che gli ha permesso
di rimanere attaccato al respiratore…EQUILIBRISTI.
VOTO 3: Al Novara.
Tre come le pere, omaggio bucolico,
recapitato a domicilio dal Trento nel pomeriggio di domenica. Tre come le partite senza vittoria
della truppa Buzzegoli che sembra sbandare senza riuscire a trovare stabilità
nemmeno in rettilineo, sempre tre come
il misero bottino in punti messo assieme dai ragazzi in maglia azzurra. Il
precampionato è un lontano ricordo, e anche se settembre non è tempo di
spiaggia, Buzzegoli ne vede una,
molto vicina…l’ultima. ULTIMA SPIAGGIA.
VOTO 4: Al desaparecido Chicco Patierno.
Premessa, “El matador di Bitonto” non ha bisogno del nostro giudizio. Fa gol in
ogni modo, di testa di piede, di ginocchio, di petto e con tutte le altre parti
del corpo, citabili e non ma quello vero, quello che noi conosciamo ancora non
l’abbiamo visto! Dov’è finito Chicco?
Aridatece Chicco! La pista più
battuta è quella che lo tengano legato
in uno sgabuzzino della NuovArredoArena di Francavilla, in ostaggio. Ad
Avellino, hanno contattato l’assistenza
di Amazon perché sono convinti che quello arrivato con il corriere dalla
Puglia fosse il fratello scarso, ma nel frattempo sperano che tutto si risolva.
Calma zen e pazienza, fino al 50’ della sfida con l’Avellino: Vacca s’addormenta
e apparecchia per ChiccoGol che da due passi mette incredibilmente fuori, gettando “nel ce…stino” gol e tre
punti! TORNA CHICCHO, STA CASA ASPETTA A
TE!
VOTO 5: Al Crotone di Zauli. Ma allora
Lamberto? Vogliamo diventar grandi o no? Prova
scialba, senza acuti quella offerta dai pitagorici che risolvono la crisi
della Virtus Francavilla, sonnecchiando per tutti i 90 minuti e consentendo
alla premiata ditta Fornito - Giovinco
di regalare la prima cosa bella al pubblico salentino. Ok, la fase di rodaggio, ok il presunto fallo sul raddoppio
biancazzurro, e va bene anche l’espulsione di Gigliotti ma davvero la
squadra che deve vincere il campionato è solo questa? RIMANDATI!
VOTO 6: A Padova e Vicenza. Com’era la storia: “Signora suo figlio è bravo ma non si
applica”. Ecco questo il mood delle due nobilissime che, per carità
viaggiano spedite in classifica, entrambe sistemate là in alto, quasi nell’attico
a quota sette ma soffrono, soffrono e
soffrono male (cit. Massimo Troisi). Perché la Lane, stecca davanti per 82
minuti, sino a quando Cavion non
decide che è ora di esultare, mentre il Padova attende addirittura fino al 93’ della sfida contro l’Alessandria per
chiudere i conti! No ragazzi, così non va bene. Al prossimo quadrimestre o ci
diamo una svegliata o vi cambio di banco! SVOGLIATI!
VOTO 7: Al bunker
della Carrarese! Bleve, non ha
bisogno di presentazioni. Illanes, Di
Gennaro e Coppolaro sono il segreto dei toscani che si piazzano primi nel
Girone B con 9 punti, sette gol fatti ed uno solo subito. Granitici, non
rischiano nulla i ragazzi di Dal Canto
si preparano adesso al primo esame di maturità al Vanni Sanna di Sassari,
contro l’altra capolista. RISCHIO ZERO!
VOTO 8: A Beppe
Giovinco. “Signora buonasera, sono
Beppe, risolvo problemi, mi apre?”. Facciamo così, non è Mister Wolf ma Turù ci assomiglia davvero tanto. Per
conferma basta chiedere ai tifosi della Virtus Francavilla che per la prima
volta lo vedono in campo dall’inizio contro il Crotone di Lambertone Zauli e si
stropicciano gli occhi sul calcio di punizione morbido, morbido, “alle foglie morte”, tanto per scomodare
Oronzo Canà, che griffa il vantaggio degli imperiali. Prima e dopo, lampi
di classe e genio. La Puglia ti fa
bello, Beppe! Anche lui, ATOMICO!
VOTO 9: Alla magia balistica di Casarotto. Va
bene, te l’aspetti, perché “non è più
domenica” senza che il folletto di Arzignano timbri la porta avversaria, ma
la fattura è più pregevole di una ricercata seta orientale. Fluttua due centimetri sopra l’erba, poi aulico
scende tra i comuni mortali, accoppia le
squadrette, sistema goniometro e compasso ma poi decide di fare a mano
libera, tirando un tracciante che fucila
Fortin, cui tocca l’ingrato ruolo di spettatore strapassivo per poi cadere,
si, proprio “Come corpo morto, cade”.
Per rimanere in tema dantesco…PARADISIACO!
VOTO 10: Alla coppia Chiricò – Di Carmine. Ma cosa
ci fanno questi in Serie C? Sette, otto,
nove spanne sopra gli altri, trasformano in oro ogni palla che passi dalla
trequarti offensiva etnea in su. Lo sa bene il Picerno che li soffre per
novanta minuti e poi molla, senza remore davanti ad una guerra psico-tecnica martellante. Creano apprensione nei difensori
avversari sino al momento del gol, poi
si abbracciano, si baciano e ripartono. E il Massimino gode da matti. DEVASTANTI!
di
Dario Gallitelli