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Calcio Totale Racconta
Sacchi e quella telefonata a Berlusconi in piena notte: 'Lo convinsi a prendere...'
26/08/2022
di Claudio Ruggieri
A margine dei sorteggi di Champions League è arrivato anche un prestigioso premio per Arrigo Sacchi per la sua grande impronta da allenatore nel gioco del calcio. Ed è stata l'occasione per l'ex allenatore del Milan di raccontare un aneddoto su Berlusconi...
Non è stato un sorteggio felice per tutte le squadre italiane. Di certo non per l'Inter che nel proprio girone di Champions ha pescato formazioni importanti come Bayern Monaco e Barcellona. La qualificazione non sarà semplice per la formazione di Simone Inzaghi che dovrà fare attenzione anche alle eventuali insidie del Viktoria Plzen. Le altre squadre potrebbero invece qualificarsi con meno fatica ma ovviamente niente è scontato.
Durante il sorteggio di Istanbul è stato premiato Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, che ha letteralmente cambiato il modo di giocare a calcio, come sottolineato dallo stesso presidente dell'Uefa Ceferin. Un premio meritato per un uomo che ha dato tanto al calcio italiano e mondiale, con il suo grande Milan. E Sacchi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha elogiato il proprio "prescelto", ovvero Carlo Ancelotti.
"Carlo è una persona straordinaria e io ho sempre guardato alla persona. Dissi a Berlusconi: 'Se me lo prende vinciamo il campionato'. Era perplesso, Ancelotti aveva problemi serissimi alle ginocchia. Galliani fu mio complice, una notte mi telefonò e disse: 'Con la Roma è tutto fatto, ora però convinci il presidente'. Sapevo che Berlusconi non dormiva e lo chiamai all’una e mezzo di notte. Convinto".
Un aneddoto particolare che rivela la stima di Berlusconi nei confronti dell'allora tecnico del Milan. Fu proprio il presidente rossonero ad avere l'intuizione di puntare su Sacchi quale allenatore del club. E quella intuizione permise al Milan (anche grazie a investimenti importanti del numero uno rossonero) di volare sul tetto d'Italia, d'Europa e del Mondo. Una squadra stellare che giocava un calcio eccezionale.
di Claudio Ruggieri
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