L’ha voluto e portato sotta la sua
gestione in nazionale con la maglia azzurra nel febbraio 2011. Lo conosce come
pochi per averci lavorato insieme, una convocazione che ai tempi fece anche
tanto rumore: una parte della critica si schierò contro la scelta dell’allora
commissario tecnico. Cesare Prandelli ha provato a raccontare a La Gazzetta
dello Sport il calcio di Thiago Motta.
Il Bologna sta vivendo un’annata
entusiasmante sotto la sua gestione, sono quarti a quota 42, con gli stessi
punti dell’Atalanta. A impressionare è il modo di giocare della sua squadra pur
mantenendo nel complesso un’ottima solidità nel pacchetto arretrato, con 22 gol subiti è la terza
miglior difesa della Serie A, dietro a Inter e Juventus.
"Thiago - spiega Prandelli - lavora sui concetti di gioco e
non sulle situazioni ripetute, schematiche, di quelle per intenderci che se ti
va male uno schema salta tutto. Non è un calcio schematizzato ma un calcio
concettuale. E ogni giocatore in possesso ha 3-4 possibilità differenti".
Prandelli poi è entrato ancora di più nel dettaglio
parlando con grande praticità di tutti i dettagli di campo. “Chi ha la palla riesce ad avere due
passaggi possibili e sicuri ai propri fianchi ma anche uno in profondità breve
o lunga. Lo capisci per bene guardando la sua squadra dall’alto: ed è anche per
questo che le avversarie non hanno ancora capito come funziona il suo gioco,
perché sono tante le soluzioni, i cambi di ruolo, l’occupazione dei settori.
Vero è che qualche schema lo ha anche lui, ma non è mai uguale a se stesso. Per
questo, per me, Thiago è il vero innovatore del campionato".
La valorizzazione dei singoli all’interno del contesto
squadra: Zirkzee e Calafiori su tutti. "Zirkzee ha un modo tutto suo di giocare. Magari
col tempo dovrà perfezionare il suo killer-instinct ma Thiago non l’ha voluto
cambiare: l’ha agevolato. Rispetta le caratteristiche dei propri giocatori
cogliendo anche sfumature che fan sì che alcuni elementi possano fare anche
altro, vedi Calafiori o Ferguson".
di
Mario Lorenzo Passiatore