Resta sempre aggiornato
Serie A
Costacurta a gamba tesa: “Leao che talento ha? Gattuso non sapeva palleggiare, ma…”
20/10/2024
di Mario Lorenzo Passiatore
L’ex difensore rossonero e attuale talent di Sky Sport ha attaccato nuovamente il calciatore portoghese e poi ha menzionato un episodio del suo vecchio Milan. “Per quanto riguarda i tiri in porta e gli assist, Leao è tra i primi 100? Secondo me no…”
Il Milan vince soffrendo, in dieci uomini per ampi tratti della gara contro una buona Udinese. Era un banco di prova importante per Paulo Fonseca, orfano di Theo Hernandez per squalifica, e di Leao, fuori per scelta tecnica. L’esterno portoghese escluso per tutti i 90 minuti, una scelta che fa rumore dopo gli ultimi episodi accaduti in casa Milan.
Fonseca ha voluto riprendersi il timone dello spogliatoio distribuendo una serie di segnali in maniera inequivocabile. Proprio di Leao ha parlato Alessandro Costacurta, l’ex difensore rossonero è stato abbastanza polemico e ha sottolineato una serie di atteggiamenti riconducibili al calciatore portoghese. Il suo intervento ai microfoni di Sky Sport 24.
“Leao che talento ha? Come prepotenza fisica è tra i dieci migliori giocatori del momento. Come velocità anche. Tecnica in velocità? Va benissimo. Ma per quanto riguarda i tiri in porta e gli assist? È tra i primi 100? Secondo me no. Nell’indole da trascinatore è tra i primi 150? Secondo me no. Il messaggio che lancia Fofana in queste occasioni è diverso. Uno direbbe che Fofana è talentuoso? No. E invece è un talento meraviglioso nel trascinare la squadra, che forse è ancora più importante del talento tecnico”.
Poi il confronto con la sua epoca, quando militava con la maglia rossonera. “Nel mio Milan avrei detto Gattuso. Gattuso è arrivato al Milan che non sapeva neanche palleggiare. Ma ha giocato per 10 anni a livelli altissimi, è diventato campione del mondo, con il suo talento di mentalità e leadership. Non voglio citare il mio Milan, ma intorno a lui giocavano calciatori da Pallone d’Oro. E Rino aveva talento o no? Certo".
di Mario Lorenzo Passiatore
