Un anno senza Sinisa. Un anno senza la sua forza d’animo, il suo
carisma e le sue battute pungenti. Una lotta infinita contro la malattia che l’ha
costretto a fermarsi e ripartire più volte, senza mai abbandonare il lavoro, le
passioni e la famiglia.
Il contatto col gruppo si era persino rafforzato dal letto dell’ospedale,
dove il tecnico chiedeva di parlare spesso con la squadra, quelli che definiva i suoi uomini. Domenica il Bologna lo
ricorderà in occasione della gara interna con la Roma.
In queste ora ha parlato
Miroslav, uno dei figli di Sinisa che l’ha omaggiato attraverso due aneddoti. Nell’intervista rilasciata a Fanpage ha raccontato gli ultimi attimi
prima di morire. Una lunga passeggiata insieme, una settimana prima sotto una
pioggia battente.
"Abbiamo percorso una
decina di chilometri. Io e lui, sotto il diluvio. Ma lui, niente, mi disse:
aspettiamo che smetta e ripartiamo. Era molto magro. Qualcun altro al suo posto
sarebbe rimasto a casa, lui invece era come un leone in gabbia. Domenica il Bologna lo ricorderà
e io, mamma e Viktorija saremo al Dall'Ara".
Miroslav ha deciso
poi di svelare un aneddoto sul padre, secondo la sua ricostruzione sarebbe stato
vicino alla panchina della Roma. Ma il figlio non la prese benissimo. "Gli dissi, papà sei matto? Se vai alla Roma non posso più
uscire. E lui mi ha risposto: ‘meglio così stai a casa e non fai cazzate’".
di
Mario Lorenzo Passiatore