Calcio Totale Racconta

Mazzone e l'esordio di Moriero: 'Sei emozionato? Nun me frega un cazzo'

11/02/2023

di Claudio Ruggieri

Un simpatico aneddoto raccontato da Francesco Moriero ai nostri microfoni che rivive l'esordio con la maglia del Lecce. Contro aveva la Juventus, in campo lo mandò Mazzone.

Carlo Mazzone è nel cuore di tutti per la sua spontaneità, per il suo carisma, per aver guidato sempre con tanta dedizione le numerose squadre nel corso della sua splendida carriera. Sor Carletto ci ha spesso regalato aneddoti simpatici e divertenti, piccole storie di vita che sono rimaste impresse nella mente di tutti noi.

Un simpatico aneddoto ce lo ha rivelato Francesco Moriero durante il nostro evento di qualche anno fa. L'ex ala dell'Inter ha raccontato del suo esordio con la maglia del Lecce, in panchina per i giallorossi c'era mister Carlo Mazzone. E lui, giovanissimo, giocò titolare contro la Juventus.

"La storia del mio esordio è incredibile. Era il Lecce di mister Carlo Mazzone. Ricordo che era il giorno di Sant'Oronzo ed io ero andato in spiaggia perché faceva caldissimo. Ad un certo punto squillò il telefono di casa, rispose mio padre, un Dirigente del Lecce gli disse di portarmi subito in albergo perché sarei stato convocato per la partita della sera. Da premettere quella sera il Lecce doveva affrontare la Juventus in coppa Italia.

Alla notizia, mio padre saltò dal divano, prese la sua fiat 126 ed iniziò a girare per le strade di Lecce alla mia ricerca. Dopo un po' riuscì a trovarmi, io ero al mare a fare un torneo di beach soccer con i miei amici. Non l'avevo mai sentito gridare così tanto: "vieni Checco, ti hanno convocato in prima squadra, Mazzone ti sta aspettando! "Rimasi a bocca aperta, pensavo comunque di andare in tribuna, al massimo in panchina.

Arrivai in albergo dove c'era la squadra, feci una doccia veloce. Presi l'ascensore, per raggiungere i compagni, si aprì la porta e chi mi ritrovai? Mister Carlo Mazzone. Era una bestia, un omone, faceva paura solo a vederlo. Lui mi guardò e mi disse: 'a ragazzì sei emozionato?' e io: 'no mister',e lui: 'tanto nun me frega un cazzo! Oggi giochi'.

Quella sera debuttai e il mio avversario era un certo Antonio Cabrini, allora, il più forte terzino al mondo. Fino a quel momento ci avevo giocato con le sue figurine, e quella sera me lo ritrovai da avversario. Quel giorno passai, dal torneo di beach soccer con i ragazzetti la mattina, al debutto contro la Juventus la sera".  

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