Serie A

Kulusevski: “La Juve? Mi sentivo inutile, volevo scappare. Così un giorno…”

13/03/2024

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal Web

L’ex calciatore bianconero, attualmente in forza al Tottenham, ha raccontato tutti i traumi dell’ultima esperienza in Italia con la maglia della Juventus. Alcune persone cominciarono a dire che non ero abbastanza bravo, che ero troppo lento. E mi sono sentito colpito…”

Parlare di se stessi e farlo a voce alta. E’ quello che è accaduto all’ex calciatore della Juve Dejan Kulusevski che, in una lettera pubblicata su The Player's Tribune, ha raccontato vari passaggi della sua esperienza in bianconero. Un sogno gradualmente tramutato in incubo, quella voglia di fuggire via il prima possibile e imbarcarsi sul primo volo lontano dall’Italia. C’è un filo di rammarico nelle sue parole, ma traspare maggiormente grande senso di liberazione.

“So che la sensazione è di aver fallito alla Juventus. Beh, penso che sia una cosa strana da dire quando ho vinto due trofei, ho giocato entrambe le finali e ne ho decisa una con un gol e un assist contro la mia ex squadra, l'Atalanta”.

L’ultimo periodo è stato il peggiore, quello che l’ha segnato maggiormente dal punto di vista emotivo. “Negli ultimi sei mesi è vero che ho passato un periodo difficile - continua Kulusevski - Erano sei mesi che non facevo una partita da titolare. Ti senti malissimo, perché hai dato la vita per giocare, allenandoti più duramente, e finisci per vedere nel tuo ruolo giocatori adattati. Onestamente mi sono sentito imbarazzato, persino inutile. Alcune persone cominciarono a dire che non ero abbastanza bravo, che ero troppo lento. E mi sono sentito colpito. È normale, umano. Quando inizi a crederci, quello è proprio il diavolo"

Il momento della cessione al Tottenham nel mercato invernale, vissuto come una vera e propria liberazione. ”Sapevo che dovevo scappare. Un giorno chiesi al mio agente di trovarmi qualcosa perché era gennaio 2022 - conclude Kulusevski - pochi giorni prima della chiusura della finestra di mercato, e il tempo a nostra disposizione stava scadendo. Poi mi ha detto che il Tottenham era interessato e io ho solo chiesto quando sarebbe stato il prossimo volo”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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