A gennaio Sven Goran Eriksson ha svelato di essere
affetto da un tumore incurabile al pancreas. Dichiarazioni shock dell’ex
allenatore della Lazio che ha ricevuto nel giro di poche ore tantissimi
messaggi di solidarietà dai suoi vecchi calciatori. Ad Eriksson restano solo
pochi di mesi di vita e presto coronerà il suo sogno: allenare il Liverpool ad
Anfield.
Lo farà nelle sfide tra leggende contro l’Ajax. Un
evento che avrò un grande valore umano e morale. Così in queste ore, l’allenatore
svedese, ha rilasciato una lunga intervista ai media inglesi. A colpire, è l’incredibile
lucidità di Eriksson.
"È un sogno per me. Non avrei mai pensato potesse accadere.
Ho sempre sognato di allenare il Liverpool, ma non è mai successo. Quando mi è
stato chiesto di prendere parte a questo evento pensavo fosse uno scherzo, ma
poi sono stato contattato e ho accettato subito. Il fatto che sia un evento
benefico, rende il tutto ancora più bello. Sono felice e mi sento fortunato,
perché tutte le cose belle che ho fatto nel corso della mia carriera vengono
celebrate mentre sono in vita. Questo non è normale: di solito una persona deve
morire, bisogna andare al funerale prima che la gente ricordi quanto di bello
hai fatto in vita. Io sono felice perché queste cose me le dicono mentre sono
ancora in vita. Scusate per l'onestà, ma è vero".
Poi ha parlato delle sue condizioni di salute. “Il medico dice che non sto bene, ma mi
sento molto bene. Ho quello che ho, so che è un cancro e che non si può curare.
È una specie di lotta, ma non sono seduto in un angolo piango. Vivo nella vita
come vivevo prima, o quasi. E va tutto bene. Il trattamento sta andando bene,
ci sono alti e bassi ovviamente. Sono ancora in piedi insomma".
di
Mario Lorenzo Passiatore