Un passo verso la ricerca attraverso il sostegno e le
donazioni. Francesco Acerbi conosce bene l’argomento per aver sconfitto con
forza e vigore il cancro, circa dieci anni fa. Un percorso lungo, vissuto in
prima persona, con il supporto fondamentale della famiglia. La Lega Serie A, in
queste ore, è tornata in campo a sostegno dell’AIRC, la nota fondazioni di
Umberto Veronesi. Acerbi ha parlato del periodo più difficile della
sua vita dal suo account Instagram.
"Nel 2013 mi è stato diagnosticato il cancro.
Tramite analisi mi trovarono un tumore. Mi sentivo un po’ agitato,
non sapevo a cosa andavo in contro. Donare è una cosa importante - scrive
il difensore dell’Inter - perché magari
potete dare una svolta alla ricerca, potete essere partecipi a salvare delle
vite. Per questo sono a fianco di AIRC, fate lo stesso. Donate".
Dallo sconforto alla rinascita, ha ripreso ad
allenarsi con continuità, a giocare e mettersi in mostra. Al punto da attirare
l’attenzione di Antonio Conte, allora tecnico della nazionale italiana. La
chiamata, la convocazione e una lunga sequenza di motivazioni di natura
prettamente sportiva.
"Ricordo
ancora le parole del mister dopo la convocazione in Nazionale: 'Devo farti
i miei complimenti per il coraggio che hai avuto nell’affrontare la malattia.
Voglio però dirti che la tua convocazione è arrivata perché te la sei meritata
sul campo, e non come premio per aver avuto la forza di superare la tua
malattia. Ricordati che io non guardo in faccia nessuno'. Il cancro
colpisce ogni giorno circa mille persone solo in Italia. So bene cosa
significhi ricevere una diagnosi perché a me è capitato nel 2013. Se oggi
sono tornato a giocare e sto bene lo devo alla ricerca e ai medici che mi hanno
seguito. Per questo vi invito a fare squadra con i 6mila ricercatori AIRC
Italia e a segnare tanti gol per la ricerca donando ora".
di
Mario Lorenzo Passiatore