Serie A

Zazzaroni: “Juve vuota e confusa, ecco cosa accade quando alza il baricentro…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal web

Pubblicato il 20/04/2024

Il direttore del Corriere dello Sport ha fatto una disamina della partita dei bianconeri dopo il pareggio in rimonta con il Cagliari. Nel mirino anche alcuni calciatori: “Un avversario come il Cagliari la infila come burro con Luvumbo, Augello e Nandez, poi nella ripresa…”

Sei trasferte consecutive senza vittorie e secondo pari di fila per i bianconeri. La Juve agguanta il Cagliari nel corso della ripresa con Vlahovic e un autogol di Dossena. La squadra di Allegri ha subito tanto nel corso della prima frazione, sotto di due gol, entrambi maturati su calcio di rigore.

 Poi il cambio di atteggiamento nella ripresa con uno spregiudicato 424. Nel post partita, Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha analizzato la gara dei bianconeri puntando il mirino contro alcuni interpreti.

"A Cagliari, nella settimana della Mostra Internazionale del Bloque Bajo (Real Madrid, Roma in dieci, Olympiacos), abbiamo visto cosa può succedere a questa Juve quando prova ad alzare il baricentro togliendo qualche mattoncino dal muro difensivo: un avversario come il Cagliari la infila come burro con Luvumbo, Augello e Nandez e nel solo primo tempo riesce a creare quattro o cinque occasioni chiarissime e poco importa se i due gol arrivano soltanto su rigore”.

Sul tavolo delle critiche, l’atteggiamento della squadra di Allegri nel corso della prima frazione. “Davvero irriconoscibile, vuota e confusa la Juve fino all’intervallo, nella quale Alcaraz, Weah e in parte anche Locatelli hanno alimentato tante domande sul loro effettivo valore. Decisamente più credibile e reattiva quella della ripresa, rilanciata da Vlahovic, autore di una notevole prodezza su punizione. Più efficace anche Chiesa; quasi eccessiva e anomala la distribuzione delle forze nel finale quando Allegri ha presentato, tutti insieme, Vlahovic, Chiesa, Yildiz, Milik Iling-Junior. Con il punto strappato con i denti la Juve è salita a 64, uno più dello scorso anno: adesso per la Champions ne mancano sei su 15".

di Mario Lorenzo Passiatore

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