Serie A

Di Livio punge Mou: “Ci sono degli atteggiamenti che hanno infastidito i calciatori”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal Web

Pubblicato il 19/01/2024

L’ex giocatore ha fatto la sua disamina sul momento dei giallorossi subito dopo la brusca separazione con l’allenatore di Setubal. “Ci deve essere un lavoro settimanale che lui e il suo staff non sono stati in grado di portare avanti. Fiorentina e Bologna non sono più forti della Roma…”

La rottura tra Mourinho e la Roma ha scatenato una serie di reazioni da parte degli addetti ai lavori che hanno espresso la loro idea sulla vicenda. Angelo Di Livio è nato a Roma e ci passato sportivamente nella stagione ’84-85, poi un lungo trascorso con le maglie di Juventus e Fiorentina. L’ex soldatino, come venne ribattezzato ai tempi con la maglia bianconera, ha fatto la sua disamina (su Tvplay) sul momento dei giallorossi, post esonero di Mou. Ha punzecchiato il tecnico portoghese e mandato due frecciatine anche ai Friedkin.

"Mandare via Mourinho dopo il derby non l’ho trovato giusto, avrei aspettato fine stagione. Io quando giocavo non mi piaceva quando l’allenatore veniva esonerato a campionato in corso perché comunque dopo ne arriva uno nuovo che porta qualcosa di diverso".

Sono saltati gli equilibri interni, specie quelli gestionali dello spogliatoio. E’ una delle chiavi di lettura date da Di Livio. "La cosa che dà più fastidio ai giocatori è dire pubblicamente che non hai una rosa competitiva, puoi solo fare male al gruppo. Ma non solo, anche la società secondo me si è infastidita di queste situazioni e delle tante espulsioni".

Le recriminazioni di Mou e le tante lamentele circa il valore dell’organico, avrebbero irrigidito buona fetta della proprietà. “Mourinho non si è mai adeguato alla rosa che aveva, che non è di certo scarsa. Ci deve essere un lavoro settimanale che lui e il suo staff non sono stati in grado di portare avanti. Fiorentina e Bologna non sono più forti della Roma, ma con l’allenamento quotidiano sono più avanti in classifica. Lukaku, Dybala e Rui Patricio sono giocatori voluti da lui, così come Bonucci lo voleva Mourinho. Per queste ragioni non può criticare una squadra voluta da lui".

di Mario Lorenzo Passiatore

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