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Verdone: “Mourinho? Sono disorientato, alcuni comportamenti hanno pesato…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal Web

Pubblicato il 18/01/2024

Il noto attore romano ha provato ad analizzare la situazione in casa Roma, spiegando i motivi per cui i Friedkin avrebbero deciso di esonerare il tecnico portoghese. “Io credo che nello spogliatoio, persino più che in società, a qualcuno certe cose siano andate di traverso”.

La separazione di Mourinho dalla Roma ha lasciato strascichi importanti all’interno dell’ambiente giallorosso. L’allenatore portoghese è stato sempre supportato dai tifosi e dal suo pubblico. Dal giorno del suo arrivo, l’Olimpico è stato quasi sempre sold out. L’effetto Mou si è visto soprattutto con il connubio con la gente.

Adesso un nuovo capitolo con Daniele De Rossi in panchina: romano e romanista, pronto a ripartire più carico che mai, sotto altre vesti. I Friedkin hanno deciso di voltare pagina a campionato in corso, dopo la pesante sconfitta della Roma in casa del Milan. In queste ore, dalle colonne de “Il Messaggero” ha parlato Carlo Verdone. Il noto attore romano ha manifestato tutto il suo stupore per la decisione del club, provando a fare una disamina equilibrata e concreta.

“Questa è una scelta che disorienta. Sono disorientato come tantissimi e non riesco bene a capire. Qualche segnale? Ascoltare Mourinho ripetere così tante volte che la rosa era inadeguata e non adatta ad alimentare grandi ambizioni, secondo me alla lunga ha pesato tanto. Mi spiego: se dici quelle cose in conferenza stampa certifichi, prima di tutto nello spogliatoio tra i tuoi, che il valore di certi giocatori non è quello di cui si parla quando si leggono le valutazioni.

Io credo che nello spogliatoio, persino più che in società, a qualcuno queste cose siano andate di traverso. Se non li ritieni tu all’altezza uno che vale 100 poi si sente valutato 40 o 35. E poi  la squadra obiettivamente non ha avuto uno straccio di gioco. Penso che siano stati in questi due anni due addii dolorosissimi e subìti da Mou, quelli di Mkhitaryan l’anno prima e di Matic in questa stagione. Il centrocampo è il grande punto debole”.

Poi ha fatto un appello ai Friedkin. Essere più presenti e far sentire la loro voce pubblicamente. “Deve parlare una volta, almeno una volta sola, della Roma, di come la vede, come la sente. Io, noi tifosi abbiamo bisogno di sentire com’è fatta la sua voce. Ci deve parlare, Friedkin”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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