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Prandelli: “Vlahovic? Mi sembra triste, in nazionale è diverso. Su Allegri vi dico che…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di calciomercato

Pubblicato il 21/11/2023

L’ex allenatore dell’Italia ha parlato del momento dell’attaccante serbo, con il quale ha lavorato in passato a Firenze. E poi delle critiche che spesso avvolgono il tecnico bianconero. “Quando hai una punta che ha sensibilità per il gol, la squadra deve giocare per essa…”

Ha allenato la nazionale portandoci in finale a Euro 2012, poi la Spagna ci riservò un trattamento severissimo nel corso dell’ultimo atto. Erano gli azzurri di Cassano e Balotelli che fecero bene per tutto il percorso. Cesare Prandelli si è messo in evidenza anche a Parma e Firenze, dimostrandosi nei primi anni 2000 un allenatore con idee innovative e al passo con i tempi.

In queste ore ha rilasciato una lunga intervista a BianconeraNews.it. Per parlare di Juve, ma anche di un suo ex calciatore che ha avuto modo di allenarlo nella seconda parentesi in viola, la stagione 2020-2021. Eppure, Dusan Vlahovic ancora non riesce a imporsi negli schemi di Massimiliano Allegri.

“Quando hai una punta che ha sensibilità per il gol, la squadra deve giocare per essa. Spesso i compagni di squadra ritardano la giocata. Lui poi deve avere una fiducia incondizionata e continuità, senza la quale un attaccante fatica. Sono problemi di Allegri, saprà lui come ottimizzare e far crescere il giocatore. Dusan deve stare sereno e trovare un equilibrio. Ultimamente mi sembra un po' triste, quando lo vedo in Nazionale mi pare più sicuro e tranquillo".

Prandelli ha parlato poi dell’allenatore bianconero, spesso criticato per le sue strategie conservative e poco offensive. La Juve a pochi giorni dal derby d’Italia è seconda, a due punti dall’Inter capolista.

"Se discutiamo anche Allegri, allora dobbiamo farlo con tutti gli allenatori. Ha vinto tanto, ha dimostrato di avere idee e di saper gestire anche situazioni extracampo. E' diventato un uomo società e i vertici della Juve hanno ritenuto fosse adatto per ricostruire in una fase delicata come questa".

di Mario Lorenzo Passiatore

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