Serie A

Adani non molla e torna ad attaccare Allegri: “Adesso ha cambiato motto, non è possibile…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 24/10/2023

L’ex calciatore e attuale opinionista tv ha puntato il dito nuovamente contro l’allenatore della Juve. Le accuse sono ancora più pesanti: “La Juve è arrivata a San Siro per fare 0-0 alla nona di campionato. Per me Allegri è perfetto perché è credibile, perché è seguito…”

E una storia infinita, fatta di continui attacchi mediatici che vanno in una sola direzione. Il bersaglio è sempre lo stesso, nel mirino dell’opinionista di Rai Sport resta Massimiliano Allegri. Non c’è pace per l’allenatore della Juve, neppure dopo la vittoria dei bianconeri in casa del Milan, decisivo il gol dalla distanza di Locatelli. Eppure nel corso dell’ultimo appuntamento su Twitch dal salottino della Bobo TV, Lele Adani è tornato a sparare a zero sulla prestazione dei bianconeri e sul tecnico.

"La Juventus ha giocato per lo 0-0. Vi va bene? Perché questo è quello che è accaduto. La Juve è arrivata a San Siro per fare 0-0 alla nona di campionato. Per me Allegri è perfetto perché è credibile, perché è seguito, perché è confermato, è riuscito non si sa come a ribaltare un ‘vincere è l'unica cosa che conta’, perché lui vive per fare 0-0. Tanto è vero che non ha vinto un titolo questi due anni".

Non solo l’atteggiamento, l’ex calciatore ha contestato anche la strategia dei cambi e le prestazioni precedenti alla gara di San Siro. Insomma, una serie di appunti sparsi messi sul tavolo per sconfessare la tesi dell'allenatore.

"Un allenatore che vive per mettere a 20 minuti dalla fine Vlahovic e Chiesa, ecco perché la Juve gioca per vincere lo Scudetto. Fare lo 0-0 a San Siro con Vlahovic e Chiesa a 20 minuti dalla fine stabilito in partenza può portare a vincere 1-0. C'è l'espulsione di Thiaw, il miracolo di Szczesny anche a Bergamo, c'è tutto questo cioè vivere di episodi. Parata, traversa, riga, grande partita a Bergamo. Se perdeva 1-0 sarebbe stato da linciare, però così si costruisce l'episodio come il tiro di Locatelli deviato".

di Mario Lorenzo Passiatore

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