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Di Canio e l'aneddoto su Boniperti: 'Mi fece aspettare tre ore, poi mi rimproverò...'

di Claudio Ruggieri

Pubblicato il 23/10/2023

Negli studi di Sky Calcio Club si parla del caso scommesse, Paolo Di Canio è molto duro nei confronti dei giocatori implicati in questo scandalo. Ma punzecchia anche i dirigenti, ricordando un aneddoto con Boniperti.

Anche nello studio di Sky Calcio Club si parla del caso scommesse, in studio c'è Paolo Di Canio che ha voluto mandare un messaggio ai giocatori coinvolti in questo scandalo: "Siete dei cog***! Lo dico da fratello maggiore anzi, da papà visto che alcuni sono più giovani delle mie figlie. Ci sono tre miliardi di cose che uno può fare, cani, gatti, criceti su cui scommettere. Ma scommettete sul calcio? Devi essere vuoto, cioè proprio stupidità. Devi essere stupido, ripeto, perché poi si incomincia con un vizio in una certa maniera con leggerezza, perché è la prima volta che scommetti, è la prima volta".

Di Canio ha anche rivelato un aneddoto ai tempi della Juventus, punzecchiando i dirigenti di oggi e rivelando cosa gli disse Boniperti: "Vado alla Juve, venivo da un quartiere molto popolare, uno che non aveva paura o timore di affrontare un dirigente. Un giorno vengo convocato in sede perché mi doveva parlare Boniperti.

Io mi sono chiesto tante volte cosa avessi fatto, avevo terrore. Tre ore di anticamera alla segretaria 'Ma perché vuole vedermi il presidente?'. Dopo tre ore entro: "Mi dica presidente, cosa ho fatto?". Boniperti mi dice: "Dove era ieri sera?", ho risposto che ero a cena e sono tornato alle 22.30. Boniperti mi dice: "Troppo tardi". Cioè stiamo parlando delle dieci e mezza. Era una cosa preventiva quella di Boniperti, io ho avuto il terrore nelle tre ore prima, non volevo restare fuori rosa. Avevo il terrore. 

Oggi è un tempo diverso, non voglio fare il vecchio trombone, però adesso il dirigente sono diventati dei personaggi, sono diventati distratti, non sono più dietro la scrivania. E' cambiato il tempo, però non possono dire "poverini" riferendosi ai giocatori che hanno scommesso. Non si deve giustificare". 

di Claudio Ruggieri

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