Serie A

Il portiere Giroud in estasi: “Da piccolo mi piaceva parare. Perché io? Ecco cosa ho pensato”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di DAZN

Pubblicato il 07/10/2023

L’attaccante dei rossoneri nei minuti finali ha indossato i guantoni dopo l’espulsione di Maignan. Giroud è stato protagonista di una parata fondamentale: “Non pensavo di vivere questa emozione dall’altra parte della porta. Sono davvero felice per quello che è accaduto...”

Il Milan vince una partita fondamentale ai fini della classifica con un gol molto contestato di Pulisic. I rossoneri superano l’Inter e si prendono in solitaria la vetta della classifica. Pioli cambia il tridente e opta per quello di scorta, ma nella ripresa si riaffida ai titolari, dentro: Leao, Pulisic e Giroud.

Proprio gli ultimi due risulteranno decisivi. Prima il gol del centrocampista americano, poi l’espulsione di Maignan, con i guantoni che sono finiti nelle mani di Giroud che si è offerto di andare in porta. Il francese, nell’ultima occasione utile, ha compiuto una grande parata in uscita, sbarrando la strada all’attaccante del Genoa. Poi sommerso dai calciatori rossoneri. Le sue parole ai microfini di Dazn a fine gara.

“Non pensavo di vivere questa emozione dall’altra parte della porta. Ero il più grosso della squadra,  insieme a Thiaw. Ma lui serviva per i duelli in area, sono andato in porta perché mi piaceva quand’ero piccolo. Ho vissuto un’emozione speciale, quasi come un gol.  Ho visto che il mister chiedeva ai compagni e poi mi sono offerto, mi sembrava giusto così. Era importante vincere contro di loro che avevano vinto contro Lazio e Roma, conoscevamo le difficoltà di questa partita. Non abbiamo fatto tutto perfetto oggi, lo sappiamo, ma era fondamentale fare tre punti” qui.

di Mario Lorenzo Passiatore

VAI ALLA CATEGORIA

Serie A

CONDIVIDI