Serie A

Mancini si toglie le spine: “Confusi da manipolazioni e notizie false. Nella mia vita…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 30/08/2023

L’ex commissario tecnico della nazionale si è raccontato in una lunga lettera che ha postato sui social. Uno sfogo in piena regola nei confronti di una parte della stampa: “Tanti di voi mi hanno chiesto del perché della mia uscita dalla Nazionale e delle tempistiche del nuovo ingaggio. Immagino che…”

Dopo le accuse di questi giorni, è arrivato il momento delle risposte. Roberto Mancini ha deciso di scrivere una lunga lettera attraverso l’account Instagram, per raccontare la sua versione dei fatti. Non ha gradito l’attacco frontale di una parte della stampa nazionale che l’ha bollato, senza troppi giri di parole, come traditore.

Sono tanti gli addetti ai lavori che si sono esposti, non condividendo la scelta di lasciare la nazionale italiana per sposare il progetto saudita. Un contratto iper oneroso costellato da una serie di benefit e la possibilità di portarsi dietro buona parte del suo vecchio staff. Il Mancio ha voluto parlare ai tifosi per togliersi qualche sassolino.

"Cari tifosi, voglio ringraziare tutti voi per il grande sostegno e la vera amicizia dimostratami da sempre e in particolare in questi ultimi giorni e ore frenetiche, che mi hanno visto non in panchina ma al “centro campo”. Le vostre testimonianze di affetto e di stima sono tutte contenute in parole importanti, vere e sincere come “ricordati che sei il gol di tacco”, “l’uomo della vittoria extra time”, “non ti sei mai arreso, fino all’ultimo secondo”, ”sei l’abbraccio dell’amicizia”. Ecco, le ho messe tutte in valigia e mi accompagneranno e mi ispireranno nell’affrontare le nuove sfide che mi aspettano. Tanti di voi mi hanno chiesto del perché della mia uscita dalla Nazionale e delle tempistiche del nuovo ingaggio. Immagino che sarete stati confusi da certe notizie di stampa. D’altra parte, informazioni false e manipolazioni sono esistite da sempre se già i poemi antichi erano pieni di false notizie, fatte circolare dagli Dèi solo per confondere i mortali. La tempistica è unicamente quella che ho poi anche ribadito ieri in conferenza stampa, cioè il vero e concreto contatto con i rappresentanti della Federazione saudita risale al 18 agosto, nulla di più. E poi, per chi conosce davvero il calcio sa che i tempi di raggiungimento degli accordi sono sempre estremamente rapidi, anche di pochi giorni".

Un passo indietro tra i ricordi del passato e poi un appello a tutti i tifosi che gli hanno dato fiducia negli ultimi anni. "Nella mia vita, il calcio è sempre stato tutto per me, fin da quando ero poco più di un bambino, nei campi sterrati, a tredici anni, sempre e solo a sfidare un pallone. E a questa vita, per me l’unica, ho sempre associato parole fondanti come sacrificio, lavoro, merito e fiducia. Sì, fiducia. Perché ricevere la piena fiducia, con l’autonomia che ne consegue, è sempre stato il mio primo criterio di scelta nella relazione sia umana che professionale. Perché dove non c’è fiducia, non c’è calcio, né vittoria e né futuro. Conto su di voi e sul vostro sostegno, di cuore e di pancia, come solo un vero tifoso conosce".

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