Calciomercato

Cairo: “Arabia Saudita? Ci sono anche degli aspetti positivi per il nostro calcio”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 11/07/2023

Il numero uno del Torino ha spiegato i pro e i contro delle ultime operazioni imbastite dalla squadre arabe in Italia. Ecco perché il nostro campionato potrebbe trarne beneficio: “Chi investe nel calcio inietta capitali importanti, quindi…”

Urbano Cairo e il nuovo calciomercato con la “variante” araba che è entrata a gamba tesa nel nostro campionato. L’operazione Milinkovic Savic, l’offerta super allettante a Paul Pogba e una serie di sondaggi degli intermediari che portano sul tavolo degli agenti offerte faraoniche e difficilmente declinabili.

Il presidente del Torino, durante la presentazione dei palinsesti di La7, ha affrontato il tema del momento: il mercato e le offerte dall’Arabia Saudita, provando a snocciolare (da presidente e imprenditore) anche gli aspetti positivi di queste operazioni.

"Chi investe nel calcio, quindi chi è portatore di investimenti, anche a livelli veramente stratosferici, inietta nel calcio risorse che possono essere poi investite per sviluppare il prodotto nel proprio paese. Se c'è un giocatore che da una squadra va in Arabia Saudita e l'Arabia Saudita paga cifre importanti per acquistarlo, questi sono capitali che entrano, per esempio in Italia, e possono essere investiti.

Cairo poi ha fatto riferimento ai precedenti degli ultimi anni con le operazioni del mercato cinese e russo. “È chiaro che ci sono anche delle esagerazioni, che c'erano state pure 10 anni fa in Cina e poi si sono un pochino calmate. Ad un certo punto mi ricordo che c'erano pure in Ucraina, con lo Shakhtar Donetsk che prese Lucarelli per delle cifre spaventose, così come la Russia. Però poi tutto ritorna in livelli più equilibrati. Mi sembra bene, c'è qualche esagerazione, ma sono immissioni di denaro 'fresco' anche per il nostro Paese e per il nostro calcio, che possono essere positive".

di Mario Lorenzo Passiatore

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