Serie A

Prandelli sicuro: “Fino a una certa età abolirei la tattica. A 8 anni chiediamo agli attaccanti di…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 30/06/2023

Sono tanti gli spunti dell’ultima intervista di mister Prandelli: tra calcio italiano, settori giovanili e vecchie abitudini dei formatori. A ruota libera: “Si dice che non abbiamo più cannonieri: ma come sono cresciuti? A 7-8 anni gli si chiede di fare la sponda, di fare l’appoggio…”

Ha toccato tanti punti interessanti del calcio italiano. Cesare Prandelli, ex commissario tecnico della nazionale, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Ha parlato del nostro movimento e dei settori giovanili. Cosa va, cosa non va e tutto quello che bisognerebbe cambiare, a partire da alcune abitudini dei formatori.

“Forse i fenomeni saranno ancora all’estero per alcuni anni, eppure il calcio italiano tanto bistrattato ha dimostrati di poter competere ad alto livello. Il materiale c’è. Da quando abbiamo cominciato a dire che tatticamente eravamo i più bravi del mondo. La tattica va bene, ma non basta. Io fino ai 15 anni la abolirei. Si dice che non abbiamo più cannonieri: ma come sono cresciuti? A 7-8 anni gli si chiede di fare la sponda, di fare l’appoggio. L’area di rigore deve essere la loro casa. Se non alleni il talento, lo perdi”.

L’ex CT della nazionale ha elogiato il lavoro del Napoli e di Luciano Spalletti. Il vero capolavoro del 2023. “Dovrebbe esserci una legge che obbligasse il Napoli a vincere lo scudetto una volta ogni 3-4 anni. È stata una festa così bella da aver coinvolto tutti. Se la squadra rimane così, può arrivare anche in finale di Champions. Spalletti ha creato qualcosa di irripetibile. Ma se arrivassero richieste irrinunciabili, hanno dimostrato di saper scegliere le persone giuste per mantenere competitività”.

Il caso Maldini e l’addio al Milan. Una decisione drastica e improvvisa presa dal presidente Cardinale che ha scelto di cambiare politica e strategia. Via una leggenda dalla dirigenza insieme a Massara.

“Una bandiera che ha riportato lo scudetto e non trova l’accordo sorprende. Bisogna capire che cosa vogliono questi che sono fondi d’investimento. Ricordiamoci che vogliono guadagnare. Sulla Juve dico solo che a livello d’immagine per il calcio italiano non è bello, però esistono le regole e vanno rispettate”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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