Calcio Totale Racconta

Nesta: “Vi dico il limite del Milan di oggi. Kaká? Io e Kaladze tiravamo bombe, lui…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 15/04/2023

L’ex difensore dei rossoneri ha parlato della squadra di Stefano Pioli evidenziandone pregi e difetti. Poi un viaggio amarcord nel passato con un aneddoto speciale su Kaká: “Giocatore di un’intelligenza pazzesca, spesso tiravamo delle bombe tra le linee ma era sempre…”

E’ stata la settimana delle coppe europee, tra Champions e Europa League una bella abbuffata con le squadre italiane protagoniste. Nel consueto appuntamento del venerdì Vieri e i suoi amici ne hanno parlato alla Bobo TV. Tante le considerazioni anche in vista delle gare di ritorno che scriveranno i verdetti in ottica semifinali. Ospite speciale Sandro Nesta che ha fatto la sua disamina su Milan – Napoli. Elogi misurati e punti deboli in evidenza.

“Il limite del Milan rimane la panchina. Diaz poteva essere quel giocatore che entrava dalla panchina per dare qualità in corsa. Al Milan manca quel giocatore che impatta sulla partita. Poi se gli undici titolari sono freschi se la gioca con quasi tutte le squadre. Ma la panchina resta una pecca. Con il Napoli in dieci, è mancata la forza di affondare, non so se è un’occasione sprecata, ma non ti ricapitano spesso quelle condizioni a un quarto d’ora dalla fine. E adesso vai a Napoli con il 50% di possibilità di passare”.

Sul lungo è devastante. E’ quello che sentiamo dire quasi sempre di Rafa Leao. Per Nesta è esattamente il contrario, il portoghese è bravissimo a sfruttare un’altra caratteristica: lo scatto nei primi metri a palla ferma, è li che dà la frustata decisiva.

“E’ imprendibile quando si ferma con la palla e si ferma anche il difensore. Poi fa due passi e ti saluta. Non tanto sulla corsa, se sono difensore con lui non devo piantarmi mai, altrimenti nei primi metri non lo prendi. Lui lo sfrutta questo dettaglio, non è casuale, è una cosa che cerca”.

Poi un viaggio amarcord nel suo Milan, con un aneddoto su Kaká. “Era un giocatore di un’intelligenza pazzesca. Stoppava tutto, spesso io Kaladze tiravamo delle cannonate tra le linee, lui stoppava tutto. Eravamo sicuri, riusciva a controllare qualsiasi palla e per noi era tutto più semplice”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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