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Ozil svela un retroscena: “Mourinho mi portò al Bernabeu per convincermi, mentre Guardiola…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 24/03/2023

Si è ritirato da qualche giorno e già ci sono una serie di aneddoti sulla sua carriera. Il trequartista tedesco era di fronte a un bivio: scegliere il Real Madrid o il Barcellona. A fare la differenza fu José Mourinho, Ozil non gradì il comportamento di Pep Guardiola. “Non era una questione di soldi, Mou fece un gesto che mi convinse ad accettare la sua proposta…”

Tre anni a Madrid, otto all’Arsenal, un giocatore speciale che ha costruito la sua carriera sulla creatività e la fantasia. Il Mago, Mesut Ozil si è ritirato in questi giorni a 34 anni. Un vero peccato, quello che ha fatto vedere all’apice della sua carriera è stato davvero incredibile. Ha trionfato con la Germania nel 2014, vincendo un Mondiale da protagonista, l’unico grande rimpianto resta quello di  non aver  vinto mai la Champions League.

Il ciclo Real è cominciato subito dopo il suo addio ai Merengues. Una cessione che fece parlare di sé per una serie di scontri con il presidente Florentino Perez. Ozil non è sempre stato un professionista esemplare, ma in campo era un piacere vederlo giocare.

 Ha rilasciato una lunga intervista a Marca e ha spiegato uno degli snodi più importanti della sua carriera. Quando il Werder Brema doveva cederlo si paventarono due possibilità: il Barcellona e il Real Madrid. A spuntarla fu il Real, grazie alla mediazione e al costante lavoro diplomatico di Mourinho. Invece Guardiola, non fece nulla per ingolosirlo, anzi non riuscì neppure a scambiare due parole.

"Avrei dovuto scegliere tra loro e il Barcellona e alla fine non era una questione di soldi. Non so se sia noto, comunque fu Mourinho a fare la differenza. Mi fece fare una visita al Bernabeu, mostrandomi tutti i trofei che avevano vinto, una cosa che mi ha fatto venire la pelle d'oca. Molto meno entusiasmante la visita a Barcellona, la cosa più deludente è stata sapere che Guardiola non si fosse preso la briga di incontrarmi. E dire che il loro stile di gioco mi piaceva molto e che mi sarei immaginato con loro, ma il Madrid ha fatto davvero di tutto”.

Il peso e la personalità di Mou e il periodo a Madrid che ha segnato in maniera determinante la sua carriera. “Mourinho è stato il fattore più importante a convincermi che la decisione era chiara, madridista al cento per cento. La trattativa tra le società fu dura, il Werder però non mi voleva perdere a zero e per questo ho sempre creduto nel trasferimento. Quando sono arrivato a Madrid ho vissuto un'esperienza mai provata prima: così tanti fotografi e giornalisti concentrati solo su di me. Ero molto nervoso, ma è stata una giornata speciale. Nessun club è come il Real Madrid quando c'è da fare presentazioni. E i tifosi sono incredibili, anche dieci anni dopo continuo a ricevere affetto".

di Mario Lorenzo Passiatore

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