Calcio Totale Racconta

Zaccheroni su Ibra: 'Pallone d'Oro? Ecco perché non lo ha vinto'

di Lorenzo Di Lauro

Foto di Transfermarkt

Pubblicato il 14/08/2022

L’ex allenatore di Milan, Inter e Juventus ha ripercorso la sua lunga carriera in un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, dove ha sfatato alcuni tabù legati alla sessualità nel mondo del calcio, e ha speso parole al miele per Zlatan Ibrahimovic.

Alberto Zaccheroni, grande esperto del calcio italiano, è stato recentemente intervistato dal Fatto Quotidiano, ripercorrendo la sua lunga carriera, fatta di tanti successi, ma anche di profonde delusioni. In primis ha speso delle parole sulla sua famiglia e sulla scelta di dedicarsi al ruolo di allenatore per passione.

“La famiglia l’ho sempre lasciata a Cesenatico. Mi sono concentrato sul pallone. Per la carriera di allenatore ho chiuso l’albergo dei miei genitori: dovevo seguire una passione e sono un anomalo. Siamo in pochi a non aver giocato a livello professionistico: io, Sacchi e Mourinho.

Tra le domande più gettonate ci sono state quelle sulla sessualità, un mondo spesso considerato tabù all’interno del mondo del calcio.

“Lasciavo il sabato libero proprio per stare con mogli e fidanzate. Meglio evitare le orge. Omosessuali nel calcio? Non ne ho mai incrociato uno, almeno credo; solo una volta mi hanno riferito di un ragazzo ma l’anno dopo il mio addio alla squadra.

Il tecnico romagnolo ha anche parlato diffusamente di Zlatan Ibrahimovic, giocatore che non ha mai avuto la possibilità di poter allenare, spendendo grandi complimenti per il suo carisma e per il ruolo che ha nello spogliatoio del Milan.

"Ibra fa storia a sé: uno così non lo vedremo più e trovo assurdo che non abbia vinto il Pallone d’oro. Forse per questioni politiche, per dinamiche interne al premio; da anni, all’inizio del campionato, mi chiedono un pronostico: io vedo dove gioca Ibra e indico quella squadra. Ci becco sempre. È un guardiano dello spogliatoio, uno che cambia l’approccio della squadra al match. E poi avrà meno velocità, ma gli resta una tecnica straordinaria; prima del suo arrivo il Milan era inguardabile".

di Lorenzo Di Lauro

VAI ALLA CATEGORIA

Calcio Totale Racconta

CONDIVIDI